Oggi parliamo dei Supreme Lord, band polacca originaria di Zielona Gora con più di vent’anni di attività sulla scena underground musicale internazionale. Il gruppo nasce nel 1991 sotto il nome di “Mortuary” per volere dal cantante e bassista Reyash,conosciuto soprattutto per le sue collaborazioni con band come Christ Agony e Witchmaster, nonché ex Vader, Incantation e Profanum. L’inizio non fu dei più semplici per la band contando che furono decine i membri che si alternarono nei primissimi anni, non riusciendo a mantenere una line-up stabile da acconsentire un’ effettiva prima produzione musicale,infatti a reggere la baracca rimasero sempre Reyash e il drammer Vitold che credevano appieno in questo progetto. Il primo demo si ebbe nel 1995 “At The Black Moon Night” che costrinse la band per problemi legati al copyright, a cambiare il proprio nome nell’attuale “Supreme Lord”. Gli anni passarono e prima che la locomotiva dei “Supreme Lord” incominciasse a macinare riff e triturare pedaliere si dovette aspettare ben 5 anni con l’uscita di diversi demo: “Metal Forever” 2000, “Death Metal Beast” 2003 e di uno split “Two Tales Of Terror” 2003. Finalmente vediamo il loro primo full-length nel 2004 con il soffertissimo “X99.9:”. Ormai entrati nell’universo underground mondiale della musica death, nel 2006 sfornano “Legion Doom”, ennesimo demo che doveva essere un preludio per il secondo cd di questa band ma che non vide un seguito effettivo fino al 2011, quando dopo quasi 6 anni l’armata polacca si presenta con questo “Father Kaos” che andremo ad analizzare insieme a breve.
Il sound duro e violento caratteristica inequivocabile della band è ormai, dopo due decadi, marchio di fabbrica indiscusso del loro stile: questa nuova uscita sforna pura aggressività ed odio, con un death di stampo classico americano ma di provenienza polacca. Ispirazioni a grandi artisti del genere sono comunque inequivocabilmente percepibili, infatti la conoscenza dei grandi del genere è incontestabile e indispensabile contando il pedigree della band in questione. Reyash infatti è un ex-Witchmaster, Christ Agony, ha bazzicato anche con gli Incantation e i Vader : anche “Zaala” non scherza ha alle spalle collaborazioni passate con “Christ agony” e anche lui con i “Witchmaster”. Lo stampo del loro sound può rimandare a “Morbid Angel”, “Carcass”, “Deicide “e “Kataklysm” (sicuramente fonti di ispirazione per “Father Kaos”) , ma nonostante i numerosi periodi di pausa e demo sparsi alla rinfusa durante gli anni, con uscite di split e Full-Length poco chiare, la band ha comunque trovato numerosissimi fan. Per chiunque ami il death violento, poco tecnico, e macina riff questo è il cd che fa per voi,ma il generale questo lavoro garantisce un ascolto death troppo piatto, poco caratteristico, poco incisivo per originalità, poca diversità tra le varie tracce, insomma una seconda produzione apprezzabile non c’è che dire ma troppo scontata. Il cd presenta, inoltre per renderlo più appetibile sul mercato il prodotto, due bouns tracks “Legion Of Doom” tratto dal demo del 2006 e da una cover dei Blasphemy, “Ritual”. I brani di cui consigliamo l’ascolto sono “Stop the Silence” prima traccia di questo cd e tra le più apprezzabili dell’intero lavoro dei polacchi, “Supreme Lord” per un barlume lontano di creatività compositiva e tentativo mal riuscito di cambiare un po’ il ritmo piatto del cd e “Legion of Doom” che per sua natura presenta riff accattivanti per nulla disprezzabili.
In linea di massima per essere il secondo full-length di una band che esiste da venti anni,con diversi demo alle spalle e con collaborazioni in diverse band di alto livello, il lavoro non è da annoverare tra i migliori. Lo consiglio a tutti gli amanti e i seguaci del death poco ricercato, un sound spontaneo e poco tecnico che colpisce per la sua macchinosità , ma perde sul piano della passione per la musica che trapela durante l’ascolto e sul talento strumentale dimostrato.