Officine Sonore, Vercelli – 8 aprile 2017
Ce l’hanno fatta. Repubblica Ceca, Slovacchia, Belgio, Olanda, Spagna, Francia, Svizzera e, naturalmente, Italia. Il triumvirato italiano approda in Europa. Secret Sphere, DGM, Trick Or Treat sdoganano il metal italiano in Europa. Niente supporto a band tedesche o finlandesi, spesso esageratamente pompate dei colossi (metal) discografici, niente pay-to-play, solo tre grandi band che hanno unito le loro forze per questo tour nel Vecchio Continente.
Che piacciano o meno (a livello musicale), questi ragazzi hanno dimostrato che con la costanza, la qualità dei musicisti e di un songwriting ad alti livelli, si possono rompere delle barriere che fino a qualche anno fa sembravano insormontabili.
Penso che però il punto da sottolineare maggiormente sia quello della cooperazione. Qualcuno ha finalmente capito che farsi la guerra sui “social merda” a suon di frecciatine, sputtanamenti più o meno velati e rosicamenti vari, non porta a nulla di buono. Quello che Secret, Trick e DGM hanno fatto (e non solo per questo tour, visto che sono anni che si propongono in maniera decisamente positiva e collaborativa), è solo da prendere come esempio per tutti. Fortunatamente ci sono anche altre realtà italiane, oltre a quelle coinvolte stasera, che in questi ultimi anni si sono mosse in tal senso. E fortunatamente, anche il notoriamente esterofilo pubblico nostrano, sembra aver capito che le band buone le abbiamo pure in casa; un locale, le Officine Sonore a Vercelli, finalmente pieno, non composto dai soliti quattro aficionados.
L’amicizia, la voglia suonare e un po’ di sano cameratismo, sono gli elementi che sono emersi dallo show di questa sera. Tre band (più una) che vogliono divertirsi e far divertire, chiudendo questo tour in maniera molto goliardica ma allo stesso tempo super professionale.
Aprono le danze gli SkeleToon, giovane band ligure (con già due album all’attivo), capitanata dal simpatico singer Tomi Fooler. I nostri, fautori di un power tamarro dalle forti tematiche nerd, dimostrano di saperci fare e di non essere sul palco per caso, in questo importante evento. Il buon responso dei presenti, discretamente numerosi fin dall’inizio, ne è la conferma.
A seguire i Trick Or Treat che ripropongono nuovamente i migliori brani tratti dai loro quattro album e sfruttano la presenza di Michele Luppi per duettare in Take Your Chance. La solita perizia tecnica e precisione ci accompagna durante l’esibizione della compagine emiliana, senza tralasciare invasioni di palco, bevute “a tradimento” e i soliti interventi ironici dell’istrionico Alessandro Conti alla voce. Setlist che dà maggior rilievo ai brani provenienti dalla coppia dei due “Rabbits’ Hill”, con dei veri e propri inni, diventati ormai dei classici, come The Great Escape e United, cantata da Conti in compagnia di Mark Basile dei DGM.
Dal canto loro i DGM sfoderano una prestazione maiuscola presentando i migliori brani tratti dall’ultimo, monumentale “The Passage”. Grande frontman e cantante il già citato Mark Basile, coadiuvato da due strumentisti di spessore come Simone Mularoni alla chitarra ed Emanuele Casali alle tastiere, in grado di riproporre fedelmente le intricate trame del disco. Da segnalare alla batteria la presenza di Marco “Lancs” Lanciotti, sostituto temporaneo di Fabio Costantino.
Chiusura affidata alla tellurica Hereafter, cantata da Basile assieme ad Alessandro Conti e Andrea Casali (Astra, No Gravity), per uno show coinvolgente e impeccabile sotto tutti i punti di vista.
La serata si conclude con l’esibizione dei Secret Sphere, guidati dal carismatico Michele Luppi alla voce. La band ripropone in larga misura i brani tratti dall’ultimo disco di inediti “Portrait Of A Dying Heart”, ormai datato 2012. I nostri si esibiscono con una formazione a cinque elementi: possiamo infatti notare l’assenza del chitarrista/cantante Marco Pastorino. Pastorino che tuttavia è presente tra il pubblico e viene invitato da Luppi a salire sul palco per cantare in un brano. C’è spazio ancora per l’ottimo Mark Basile, alla prese con il noto singolo Lie To Me. Durante il proseguimento dello show, la band ci ricorda dell’imminente uscita del nuovo album “The Nature Of Time” (2 giugno 2017 per Frontiers Records) e ripropone alcuni dei classici del passato come Mr. Sin, cantata dalla coppia Luppi/Conti e la celeberrima Legend, opener del cult-album “A Time Never Come”. Al solito ottima e compatta la prova dei Secret, intramezzata dagli scherzosi interventi di Luppi. Lady Of Silence, cantata da tutto il pubblico, e The Fall concludono definitivamente show e tour del triumvirato.
Concerto speciale quindi per la data italiana di questo tour europeo, non solo per i “crossover” tra le band, ma soprattutto perché rappresenta una possibile conferma dello stato di salute e della qualità del metal nostrano. Una buona affluenza di partecipanti lascia ben sperare per futuri eventi di questo tipo. È però quanto mai importante ribadire che per la crescita continua della nostra scena, la parte più importante la recita il pubblico. Togliamoci definitivamente i paraocchi e guardiamo senza timore anche alle band di casa nostra, che spesso per inventiva e qualità superano di gran lunga nomi d’oltre confine ben più blasonati. Se vogliamo estendere il discorso ancor più in generale, è sempre il supporto del pubblico a tenere in vita eventi, concerti e festival della nostra musica preferita. Non dimentichiamocelo.