In occasione dell’uscita di “Age Of The Joker” abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere con con Jens Ludwig, simpatico chitarrista degli Edguy, che ci presenta il nuovo album e parla un po’ di sé. Ecco quello che ci ha rivelato!
Parliamo del nuovo album: a mio avviso “Rocketride” e “Tinnitus Sanctus” hanno evidenti influenze hard rock. “Age Of The Joker” in un certo modo sembra ritornare alle radici degli Edguy, sei d’accordo?
Sono d’accordo che ci sia un ritorno alle nostre radici, con il tipico trademark che abbiamo sviluppato lungo i 15 anni della nostra carriera. Ma penso che questo sia il nostro album più folcloristico, con del materiale completamente nuovo ed inedito per noi, che non abbiamo mai suonato nei nostri precedenti dischi. Come ad esempio in Pandora’s Box nella quale usiamo strumenti country o come in Rock The Cashel nella quale si sentono influenze irlandesi. Quindi ci sono tutti questi nuovi elementi che non abbiamo mai usato prima. Molta gente ha detto che questo disco suona come un tipico Edguy album ed è un gran complimento perché significa che hai creato un qualcosa di tuo, di personale, ed è la cosa positiva di questo disco.
Mi sembra che vi siano appunto questi strumenti che donino un tocco sinfonico al disco e che quindi possa richiamare in un certo modo il suono di alcuni dischi del passato come “Vain Glory Opera” o “Theatre Of Salvation”.
Come dicevo in precedenza il trademark è presente ma noi vogliamo guardare avanti…forse per il fatto che ci siano alcune canzoni lunghe, può ricordare qualcosa che abbiamo fatto in passato ma secondo me non suona come i nostri album precedenti anche se molte persone la pensano come te; e per me è interessante perché io non sento queste influenze dai dischi passati…forse alla fine è solo un album degli Edguy!
Toby ha composto tutto il disco o alcuni di voi hanno collaborato in fase di composizione?
Sì la maggior parte del disco viene da Toby, anche una canzone presente nella limited edition…quindi Toby ha preparato la maggior parte delle idee e poi ci abbiamo lavorato in studio tutti assieme, agli arrangiamenti, ai solo ecc…come avviene di solito. La cosa differente rispetto al passato è come abbiamo registrato il disco: abbiamo voluto avere un sound più organico. Per esempio abbiamo voluto avere un suono di batteria più reale, senza trigger, abbiamo voluto che il disco avesse un suono più “da band”. Abbiamo registrato la batteria in uno studio a parte, davvero enorme…ero in questa stanza alta più di 10 metri quando Felix ha registrato la batteria…non ho mai sentito un suono così grandioso per la batteria! Mentre per la chitarra abbiamo usato il solito studio. Sono geloso perché la batteria è stata registrata in questo grande studio mentre la chitarra nel solito! (ride, ndPerf).
Avete realizzato un videoclip per qualche brano del disco?
Non ancora ma faremo delle riprese per due brani dell’album, uno è Robin Hood e l’altro è Two Out Of Seven.
C’è un album degli Edguy che preferisci rispetto agli altri (ovviamente escludendo quest’ultimo)?
Sì…escludendo l’ultimo che ovviamente è il migliore che abbiamo mai fatto (ride, ndPerf), rispondo “Hellfire Club”. E l’ultimo sicuramente!
Avete in mente di fare qualcosa di speciale per il prossimo tour? Ad esempio suonare qualche brano mai proposto prima?
Certo! I pezzi del nuovo album! Non li abbiamo mai suonati prima! (ride, ndPerf). Non suoneremo tutti i brani del nostro ultimo album e il resto sarà una sorta di setlist “best of”. Non so ancora che canzoni suoneremo… Dovremo valutare la reazione del pubblico e fare le prove per decidere l’intera setlist…non so cosa suoneremo, sarà una sorpresa!
Voi avete suonato nei maggiori festival in tutto il mondo e nei club. Preferisci suonare di fronte a migliaia di persone o in un club davanti al tuo pubblico?
Penso che entrambe le cose siano una sfida. La sfida da vincere per noi è che in entrambi i casi il pubblico si diverta. Certo, in un festival come il Wacken, di fronte a 80mila persone, è davvero splendido. Ma il lato negativo è che il pubblico è a 15 metri dal palco! Non puoi avere un contatto reale dal pubblico. Ed è quello che amo in un concerto nei club: puoi vedere la reazione della gente, sentire il contatto che si instaura con la band. Quindi i concerti nei club sono buoni per carpire l’emozione della gente guardando i singoli individui mentre i festival sono buoni perché suoni davanti a migliaia di persone: entrambe le cose sono positive!
C’è un gruppo con il quale non avete mai suonato dal vivo e con cui vorresti dividere il palco?
Beh…molti dei nostri sogni si sono realizzati: abbiamo aperto per gli Iron Maiden, siamo stati in tour con gli Scorpions in Germania, abbiamo supportato gli Aerosmith… Forse gli AC/DC e i Kiss: sono gli unici rimasti! (ride, ndPerf). Sì, se avessi la possibilità mi piacerebbe incontrare i Kiss, sarebbe davvero figo!
Ho visto molti show degli Edguy, ricordo uno dei vostri primi concerti in Italia di supporto agli Elegy. Che ricordi hai di quei tempi? Avresti mai pensato di raggiungere il successo ottenuto ora?
No! No, non potevo immaginarlo davvero! Quando inizi a suonare il tuo sogno è incidere dischi, suonare live a magari vivere della tua musica. Credo che fossimo abbastanza realistici e all’epoca pensammo solo a lavorare sodo. Se tu mi avessi fatto questa domanda 10 anni fa, all’epoca di “Theatre Of Salvation”, credo che ti avrei detto questo. Siamo molto fortunati ora a fare quello che ci piace. Ma non corriamo dietro al denaro o alla ricchezza. Vogliamo vivere il nostro sogno e fare la musica che ci piace, altrimenti smetteremmo di suonare.
Ricordo il concerto di cui parli, era lo Psychoparty. Un bel ricordo: non avevamo la nostra crew e abbiamo dovuto guidare per 12 ore per venire a suonare in Italia e fine concerto abbiamo dovuto guidare per tornare indietro ma eravamo felici dell’opportunità dataci. Adesso che abbiamo il nostro entourage e possiamo volare da un posto all’altro è una vera goduria (ride, ndPerf)!
Hai mai pensato di registrare un solo album?
Oh sì! Ho tonnellate di idee…non so esattamente come e quando ma lo farò sicuramente.
Ricordi il giorno in cui hai pensato “Voglio diventare un chitarrista!”?
No, non ricordo… Ricordo il giorno in cui ho iniziato a suonare, mio nonno era un musicista e voleva che i suoi nipoti, io e mia sorella, diventassero musicisti. Mia sorella imparò a suonare l’organo e il piano e quando è toccato a me mi dissero: ‘Cosa vuoi suonare?’, e io: ‘Vediamo…magari la chitarra?’. Quindi ho avuto una chitarra e ho preso lezioni per un paio di mesi e ho pensato ‘che merda! È davvero noioso!’, quindi ho smesso e per 3-4 anni la chitarra è stata in un angolo a prendere polvere! Fino a quando avevo 11 anni, allora ho ripreso e ho iniziato a suonare davvero quando ho avuto la mia prima band. Mi sono sentito davvero motivato quando ho visto un video di Angus Young.
Quindi sei stato attratto dal rock o hai avuto un background classico?
No, no, non ho mai avuto un background classico. Ho iniziato col rock in generale.
E cosa ti piace fare quando non sei occupato con la musica?
Intendi come hobby?
Sì, ma anche nella tua vita privata.
Oh, faccio cose davvero normali…La musica occupa gran parte del mio tempo, è sia un hobby che il mio lavoro. Sono in studio per produrre anche altre band. A proposito della mia vita privata? Niente di speciale…cose comuni come portare a spasso il cane due volte al giorno. Sono fortunato perché vivo in campagna, in un piccolo paese e per me è perfetto. È bello essere circondato dalla natura…silenzio…e nessuno a cui importa che sei un musicista…è bello! È lo ying e lo yang! (ride, ndPerf).
Ora una fan degli Edguy chiede a Jens quale sia il suo chitarrista preferito e a chi si ispira. Ecco cosa risponde:
Attualmente, Paul Gilbert! È un gran tecnico ma ha un grande feeling! Onestamente essere bravi e veloci è solo una questione di esercizio, chiunque può farlo esercitandosi 8 ore al giorno! (imita una chitarra suonata a tutta velocità, ndPerf) Ma bisogna suonare mettendoci della passione, questo è importante per me e questo mi colpisce molto più che suonare velocemente!
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