I Lost Reality non sono molto originali, però sanno veramente quello che fanno! Il loro dark rock elettronico – seppur evidentemente ispirato da Depeche Mode (soprattutto del periodo di “Ultra”), Nine Inch Nails, Smashing Pumpkins (della fase finale elettronica, prima che si sciogliessero), Babylon Zoo (quelli di “Spaceman”, per chi se li ricorda) e Placebo – è molto coinvolgente e “What Remains” è stato capace di accattivarsi la mia attenzione dall’inizio alla fine. Le oscure sonorità elettroniche tipiche della new wave sono quindi state ancora una volta rilette in chiave più moderna addizionandole con dosi di rock, con risultati davvero notevoli.

Purtroppo l’originalità è un po’ carente e non me la sento di assegnare un 4/5, tuttavia sottolineo quanto il 3/5 sia molto abbondante, ho ascoltato infatti spesso e volentieri “What Remains”, e di gruppi di un certo livello che suonano queste sonorità in Italia non ce ne sono molti (anche se spero che in futuro i Lost Reality riescano a sviluppare una personalità più marcata).

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