Davvero un bell’album questo “Death of Awe” degli statunitensi Silencer, band con all’attivo diversi EP’s ed un debut full-lenght , il valido “Found on the Sun” uscito nel 2003 per l’italiana Adrenaline/Steelheart.
Chiusa questa piccola parentesi introduttiva, passiamo all’album; il genere proposto dai Silencer è un thrash metal granitico, per certi versi devoto a Pantera e Machine Head, ma che non disdegna le sonorità moderne tanto in voga attualmente; nei circa quaranta minuti, si possono ascoltare echi di Strapping Young Lad e Fear Factory ma anche alcune sonorità tanto care ai Darkane, Mnemic volendo tirare in ballo la scuola scandinava (con grande stupore non sento la tanto sputtanata influenza dei Meshuggah, altrimenti la tombola non l’avrebbe tolta nessuno). Certo di gruppi così ne troviamo a centinaia e sicuramente molto più note dei Silencer, ma va dato atto che questi ragazzi ci sanno davvero fare e cosa non trascurabile non risultano affatto ruffiani; il trittico iniziale composto da “Earth Rule Murder”, “Mnemodrone” e ”Transport” è a dir poco devastante e mette in luce le indiscusse qualità tecniche della band, specialmente i due chitarristi bravi nel costruire riffs avvincenti, ma ancor di più in fase solista ( componente molto rara all’interno di un genere come il metal moderno ); ma in linea di massima, il resto delle canzoni procede sulla stessa lunghezza d’onda per un ascolto coplessivo molto godibile. Dolenti note? A voler essere sincero un paio ce ne sarebbero, ma dato che l’album mi è piaciuto, e son sicuro che piacerà anche a voi, e di esser pignolo non ne ho per niente voglia, non ve le dico. Comprate sto disco e devastate la vostra cameretta.

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