Contraband International Audio, C.I.A.
Un vero assalto. Ferocia inaudita. Un grande album, e non me lo sarei assolutamente aspettato dai questi quattro, di cui tre espatriati in Finlandia, che vogliono circondarsi da un alone di mistero e presentarsi al mondo come pseudo guerriglieri, narco-trafficanti e strane biografie del genere.
Non si capisce bene fino a che punto le intenzioni siano reali o di marketing, comunque a quanto pare si tratta di una rivolta, in nome della libertà. Le armi sono le canzoni, la musica, i testi. La causa? Direi un accanimento contro tutto ciò che non va oggi nel mondo: in particolare la religione, la sete di petrolio, la condizione delle donne nei paesi musulmani, la ricchezza e l’ingordigia dei paesi occidentali; perfino l’alimentazione e il troppo cibo sono citati. Non con la classe e la cultura dei poeti, bensì con un linguaggio forse volutamente rozzo e semplice, quasi primitivo, colloquiale.
Ma torniamo agli aspetti musicali. Questo cd è una sferzata di aggressione e furia selvaggia. Diciotto canzoni nel ridottissimo spazio di venticinque minuti soltanto. Peggio di Reign In Blood! Sono canzoni con poca struttura ma tanta velocità, non banali. L’effetto è garantito: thrash estremo, micidiale. Non ci si può annoiare e nessuna canzone è brutta. Non vale la pena analizzarle una per una, in quanto sono molto legate tra loro sia concettualmente sia musicalmente. Gli assoli di chitarra non mancano, anzi, sono copiosi e puliti, all’insegna del miglior metal (vedi Let The Gods Do The Fighting). Da segnalare una perla tutta thrash, The Silencer, e Ode From The Old che raggiunge punte di follia bizzarra, quasi horror, con una vocina che interviene a puntellare la composizione. In generale la doppia voce arricchisce la struttura dei brani e rende più corposo l’assalto, creando un vero tsunami di violenza. Ci si avvale di growl e scream allo stesso tempo, mai rallentando, e anzi forse esagerando con The Shit Of The System dove si mescola un thrash/grind core da copione a una chiusura melodica femminile quasi ironica ma un po’ fine a stessa. Tutto sommato un esperimento riuscitissimo, di sfondamento sonoro. Attendiamo con curiosità ed entusiasmo l’evoluzione della compagine terrorista, ehm… della band.

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