I Nameless Crime sono una bella realtà italiana di cui andare fieri. Certo hanno originalità nulla, ma chi se ne frega dico io! Dopo il debutto omonimo si ripresentano con una anticipazione di quello che potrebbe essere il loro prossimo album, che uscirà nel 2005.
Si nota subito una buona maturità tecnico esecutiva, ma anche compositiva; è inoltre stata fortemente migliorata la produzione, che nel precedente disco era un tantino sporca e meno in linea con le produzioni attuali.
Le influenze dei grandi gruppi del thrash si fanno sentire, Megadeth su tutte, a tal punto che Fabio Manda potrebbe essere nominato il Mustaine italiano, tanto gli fa il verso.
Ma anche la musica in “Octopus Eye” e “Vesuvius LXXXIX A.D.” risente l’influenza del combo americano. Decisamente minore è, invece, l’influenza nell’iniziale “Backdraft” che è più orientata al power thrash di chiara matrice americana.
Questo EP, o singolo, fa ben sperare per il successore di “Nameless Crime”. Attendiamo fiduciosi.