Dalla Svezia, ecco un gruppo dalle potenzialità molto alte considerando l’evoluzione musicale che ci ha dimostrato nell’ultimo, potente, “Indefinite Soul Extension”! Musica aggressiva, violenta che ad attimi rallenta per impreziosirsi di riffs malinconici e melodici con una voce pulita da brivido. Lasciamo la parola a Henrik, batterista del gruppo..

Ciao Henrik, prima di tutto vuoi presentarci il vostro capolavoro “Indefinite Soul Exstension”?
La base è e sarà sempre death metal. Nell’album sono evidenti anche frequenti mix di stili differenti che vanno da parti black metal a materiale prog-rock. Fondamentalmente scriviamo riffs e parti che ci piacciano e non importa per esempio se suonano black o death metal. Se suona bene andiamo avanti così. La cosa migliore è terminare l’album per avere la vostra opinione.

Le canzoni alternano momenti aggressivi con altri lenti con tale fluidità da far sprofondare l’ascoltatore in una sorta di malinconico viaggio musicale. Come mai avete deciso di procedere così?
Diversità! Cerchiamo sempre di mantenere la musica aperta e diversa. Per noi è più divertente scrivere questo tipo di materiale. Se le cose andranno bene si avrà maggior divertimento e piacere anche per chi ascolta.

Nonostante questo album segua le linee del classico death melodico svedese è difficile compararlo con uno specifico lavoro di altri gruppi. Siete ispirati da qualche band in particolare?
Noi tutti ascoltiamo molta musica di generi diversi. Penso sia il motivo per cui suoniamo così. Le nostre radici affondano nella musica dei vecchi Metallica e Slayer. Poi ovviamente è fondamentale la vecchia scuola death metal svedese come Entombed, Dismember e Edge Of Sanity. Non credo si possa dire di essere ispirati da un gruppo in particolare. Ci sono molti gruppi diversi che ci hanno condizionato in qualche modo.

Rispetto ai vostri album precedente questo è molto più melodico.. perché?
Non ne ho idea! È successo. Non c’è niente che programmiamo prima, né che pensiamo sull’album di preciso. Questo è il modo in cui il materiale viene fuori.

Come stanno andando le risposte dei vostri fans a questo nuovo album?
Fino adesso estremamente bene. Abbiamo avuto solo buone recensioni dalla stampa e stiamo ricevendo e-mail davvero positive dai fans di tutto il mondo. Non potrebbe andare meglio.

La voce pulita è di Christian? In tal caso, complimenti! Mai sentita la sua voce a questi livelli! Da dove è nata la voglia di cantare così?
Si! é la voce di Christian. Ha avuto l’opportunità di lavorare per un periodo sulle sue potenzialità vocali e ora finalmente tutti gli sforzi sono stati ripagati!

Spesso i vostri testi si riferiscono alla decadenza che stiamo vivendo. Sembrano trasmettere un senso di indeterminatezza, sospensione, come se si trovasse in una situazione di incertezza perenne. Ce ne puoi parlare?
Tutti i testi sono stati scritti da Christian e sinceramente non so con cosa siano collegati precisamente. L’unica cosa che posso dirti è che ruotano attorno a un tema e sono tutti molto personali.

Cosa vi trasmette la musica che avete creato quando la riascoltate? Siete soddisfatti di questo “Indefinite Soul Extension”?
Sono davvero soddisfatto. È l’album migliore che io abbia mai registrato e sono felice di aver avuto l’opportunità di esser stato parte dell’intero processo.

L’artwork è davvero bello. Se non sbaglio è stato realizzato da Fabio Timpanaro, un ragazzo italiano: perchè avete scelto un artista italiano?
È stata la nostra etichetta che ci ha suggerito di rivolgerci a lui. Avevano già lavorato con lui e sapevano che era davvero dotato.
Abbiamo controllato il suo portfolio e abbiamo deciso di affidarci a lui. Adesso siamo molto contenti di ciò, l’artwork è davvero assassino!

Che progetti avete per il futuro? Quando sarà pronto il prossimo album?
Fra poco uscirà un album dei Torchbearer, dove suoniamo sia io che Christian. Stiamo per registrare il nostro secondo album, quindi l’obbiettivo principale sarà quello per un po’.
Scrivere un nuovo album per gli Unmoored sarà un’operazione lunga e difficile, ma prima o poi ce ne sarà un altro. Non abbiamo ancora pianificato quando succederà. Se le cose andranno bene anche nel prossimo anno.

Da cosa è nato il desiderio di creare questo tipo di musica?
Probabilmente dal nostro amore per la musica e in special modo per il metal.

Siete contenti della vostra etichetta Code666?
Sì. Loro sono davvero grandi e apprezzano davvero tanto la nostra musica, che è terrificante. Anche se, mi dispiace dirlo, ognuno è andato per la sua strada. Loro non potevano permettersi di pagare la somma che sarebbe servita per far registrare un altro album degli Unmoored. Tutto è stato risolto facilmente e loro hanno compreso la nostra situazione. Non hanno voluto trattenerci.

C’è una canzone che preferisci?
Penso che le canzoni di “Indefinite Soul Extension” siano uguali, ma se dovessi proprio sceglierne una che al momento mi entusiasma davvero tanto allora direi “Phase Of Revulsion”. È davvero diversa ed ha molte parti ben fatte. Per esempio il ritornello spacca il culo!

Come mai l’album termina con una canzone insolita come “Final State Part III” (un vero gioiello in questo scrigno di canzoni)? E qual è il significato di “posthumous writings”?
Se ascolti i precedenti album troverai Final State Part I e II. Questa è la terza parte (che è anche la parte finale). Credo che tu la possa considerare come una trilogia. Per quanto riguarda i “posthumous writings” mi spiace, ma sono legati ai testi e non so dirti niente su di essi.

Grazie per l’intervista. Cosa volete dire ai vostri fans?
Cercate il nostro nuovo album “Indefinite Soul Extension”… stay brutal!

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