Debutto discografico col botto per gli italianissimi Steal Seal che arruolano tra le loro file il grandissimo DC Cooper al microfono.
La musica proposta è diretta, veloce, grintosa senza molti fronzoli capace di colpire l’ascoltatore sin dalle prime note. Il quintetto ci propone un album di power sinfonico sufficientemente canonico, l’originalità non è certo un punto di forza dei nostri. Ma tutto scorre semplice e lineare, con grandi riff sorretti da bellissimi solismi dei battaglieri Zangani e Bernardi ma soprattutto dal strepitoso cantato di DC Cooper, in assoluta forma, che appare come Special Guest, anche se spero rimanga in pianta stabile nel gruppo. Non tanto perchè sia impossibile trovare un valido sostituto dietro il microfono, quanto per la perfetta armonia che si avverte tra la musica e il cantato di DC.
Stilisticamente ci troviamo a volte vicini agli Stratovarius, per quel che concerne le parti neoclassiche; riuscito l’amalgama con le velate atmosfere maideniane e i riff più grintosi.
Tutto l’album è di alto valore per tutti gli amanti del power e consiglio di ascoltarlo ad alto volume e tutto di un fiato, anche se brani come “Anger Storm”, “Roncesvalles’ Day”, “When The Devil Calls” e “Walhalla” si elevano rispetto tutte le altre. Ad ogni modo un gran bel debutto per questo nuovo combo nostrano che sta avendo un buon seguito in particolare in Giappone. Non facciamo finta di niente e sosteniamo i gruppi meritevoli.

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