Anche gli Rpwl cedono alla tentazione del doppio live pubblicando questo “Start The Fire”, mastodontica raccolta dal vivo dei migliori brani della band tedesca.
Giunti al quarto lavoro ufficiale in studio, l’ottimo “The World Through My Eyes” di quest’ anno, gli Rpwl consolidano il successo ottenuto con le precedenti release e rendono grazia ai propri fan sfoderando una prestazione decisamente all’altezza della loro classe. Autori di un progressive rock melodico e psichedelico estremamente legato alla tradizione (Pink Floyd, Genesis) e volto a non poche contaminazioni moderne (Porcupine Tree), gli Rpwl hanno il grande merito di aver azzeccato in toto la scaletta del concerto e di avere, dalla loro, una qualità sonora praticamente ineccepibile. Oltre a vari “classici” del passato come “The Gentle Art Of Swimming”, “Crazy Lane” e gli ultimi exploit di “The World Through My Eyes” come la bellissima “Roses” e l’avvolgente “Sleep”, “Start The Fire” ha il grande pregio di raccogliere molti dei brani mai registrati in studio ma comunque sempre presentati dal vivo come “Welcome To The Machine” e “Cymbaline” (alla luce dei fatti un medley di varie canzoni) dei fondamentali Pink Floyd, “Opel” del camaleontico Syd Barret e “Not One Of Us”, storico brano dei Genesis che vede la partecipazione di lusso del grande Ray Wilson (che per la cronaca canta anche su “Roses”). Tutti episodi interpretati al meglio dalla band che, sul finale, ci lascia con la fantomatica ciliegina sulla torta, l’inedita “New Stars Are Born”: il brano, di oltre dodici minuti, è una studio version (completa) che figurerà sull’atteso quinto lavoro dei tedeschi.
In definitiva, tanta carne al fuoco sia per coloro che già conoscono gli Rpwl ed il loro valore, sia per quelli che si avvicinano alla band per la prima volta. Un’occasione in più per apprezzarne caratteristiche, qualità ed abilità tecniche.

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