E’ un gentilissimo Francesco Negroni, responsabile Mass Media comunicazione e marketing di Barley Arts, che mi concede alcuni minuti del suo tempo per parlare un pò di quelli che sono i retroscena di un nuovissimo festival estivo tutto tricolare: Rockin’ Field. In attesa del giorno stabilito per il festival vi lascio leggere quelle che sono state le risposte di Francesco alle nostre domande. Buona lettura!
Ciao Francesco, grazie per il tempo che mi concedi per questa intervista; un grande saluto a te da parte di tutta la redazione di H-M.it
Un Saluto e un grazie a voi
Iniziamo subito con una domanda classica: che ne dici di presentare a tutti i nostri lettori questo nuovo ed interessantissimo festival?
Rockin’ Field rappresenta per Barley Arts un ritorno al festival metal, formula che la stessa agenzia di Claudio Trotta ha lanciato in Italia negli anni ’80 con il Monsters of Rock, di cui ha organizzato tutte le mitiche edizioni. Rockin’ Field è a tutti gli effetti il fratellino minore e talentuso del vecchio Monsters.
Com’è nata l’idea di dare vita al Rockin’ Field?
Dalla passione che in Barley si è sempre avuta per i festival e dal fatto che c’è una grandissima nuova realtà come gli Avantasia che sta portando in giro quest’anno un grandissimo spettacolo, con una produzione strepitosa e una line up di grandissimo prestigio. Sarebbe stato un peccato non averli in Italia. E poi gli Helloween…. Loro hanno suonato nella prima grande edizione del Monsters of Rock nell’ 88.
Non pensi che in un’Italia già affollata di festival metal questa iniziativa possa rivelarsi parecchio pericolosa?
E’ vero. Quest’anno in Italia c’è molta offerta di musica dal vivo, non solo di musica metal e non solo di festival: Rockin’ Field è comunque un festival piuttosto atipico che porta molta qualità e non le solite band che vediamo in Italia ogni sei mesi: gli unici ad aver recentemente calcato i palchi italiani sono stati gli Helloween. Per il resto, i nomi sono tutte novità di grande qualità, come giornalisti come te hanno spesso sottolineato.
Come mai la location è stata spostata da Adro all’Idroscalo di Milano?
Per motivi logistici e perché Adro non poteva garantire alcune strutture necessarie, cosa che invece pensavamo fosse possibile inizialmente.
Il bill è senza dubbio parecchio interessante: che ne dici di raccontarmi quali criteri avete utilizzato per scegliere le band?
Ti ho già risposto sopra, soprattutto per Avantasia e Helloween. Credo che gli altri nomi siano stati tra gli autori dei migliori album hard & heavy dell’ultima stagione. Gli Epica hanno una fan base impressionante in Italia, i Vision Divine festeggiano al Rockin’ Field i dieci anni di attività e avranno dietro il microfono Fabio Lione. I Biomechanical sono secondo noi una delle migliori realtà recentemente venute fuori dall’Inghilterra (che abbiamo avuto fra l’altro già il piacere di far conoscere ai fans italiani nel loro primo tour del 2006), per non parlare della classe dei Threshold, una band che album dopo album ha dimostrato tutta la sua perizia tecnica e compositiva, diventando di culto pur se questa è in assoluto la loro seconda apparizione in Italia. Gli Eluveitie sono la nuova scommessa del metal celtico, di questi tempi uno dei sottogeneri più apprezzati dai metalheads di tutta Europa.
Avantasia è un progetto, almeno per me, interessantissimo ma non credi che l’idea di inserirlo come headliner sia rischiosa? Avete avuto problemi nel far suonare gli Helloween prima di una realtà sicuramente minore come quella di Tobias Sammet?
No. Nessun problema, tra l’altro le due band si conoscono bene tra loro. Gli Avantasia sono una novità assoluta, per questo saranno headliner, senza nulla togliere al fatto che gli Helloween abbiano fatto la storia del power.
Mancano ormai pochi giorni al festival: mi puoi dire come stanno andando le prevendite e se vi aspettate un buon numero di persone presenti all’evento?
E’ un’estate abbastanza strana ed è parecchio difficile fare delle previsioni. Sicuramente non ci aspettiamo i risultati storici del Monsters, dal momento che nemmeno nomi blasonati come gli Irons ormai raggiungono i picchi degli anni ’80 e inizio ’90. C’è anche da aggiungere, come nota finale, che il pubblico italiano non sempre apprezza il concetto di festival, e da noi succede l’esatto opposto di quello che si verifica in Paesi come Germania e Inghilterra, ossia mettere insieme diversi gruppi non vuol dire sommare i loro pubblici. Chiaro, mettiamo in conto che alcuni ascoltatori sono trasversali, ma spesso si è verificato che nei festival italiani (non solo metal) il risultato finale dal punto di vista dei paganti totali fosse meno che proporzionale rispetto alla somma delle affluenze ai concerti dei singoli artisti, anche organizzati nello stesso periodo (dunque senza fare un confronto tour invernale / tour estivo).
Come vi state organizzando dal punto di vista logistico?(intendo docce, punti ristoro, attrezzature varie) e da quello del tempo?
Dal punto di vista logistico verranno allestite le strutture necessarie ad accogliere il numero di persone che ci aspettiamo in maniera “degna” e in grado di far loro fruire una buona giornata di musica. Tra le altre cose verranno dislocati punti ristoro all’interno dell’Arena, e stand dove sarà possibile fare acquisti tra un concerto e l’altro.
Ti va di fare due parole a proposito dell’impianto audio e luci e del palcoscenico? Che tipo di struttura ci troveremo davanti?
L’impianto sarà commisurato alle misure del palco e ai gruppi che dovranno esibirsi. Chiaramente non siamo di fronte a una produzione da stadio, ma assicuriamo che, in particolare per i due pezzi forti della giornata (Helloween e Avantasia), la resa visiva e sonora sarà di grande impatto!
Che cosa vi aspettate da questa prima edizione del Rockin’ Field e soprattutto state già pensando ad una futura seconda edizione?
Ci aspettiamo una bella giornata all’insegna del metal, con fans finalmente curiosi di vedere non solo i soliti nomi ma anche le nuove realtà del settore. Dal punto di vista economico chiaramente sappiamo che, come tutti i nuovi progetti in fase di start-up, dovremo considerarlo come un investimento, anche in vista di una possibile seconda edizione, i cui dettagli tuttavia vanno ancora studiati, ma che potenzialmente potrebbe presentare sostanziali variazioni rispetto alla prima.
Barley Arts organizzò il mitico Monster Of Rock; pensi sia possibile un giorno organizzarne una nuova edizione?
Mai dire mai…
Bene, ti ringrazio per il tempo che mi hai dedicato e ti lascio concludere l’intervista come più ti piace….grazie ancora di tutto!
Pur se l’argomento di questa chiacchierata verteva principalmente sul Rockin’ Field, non dimentichiamo che domenica 27 luglio l’arena concerti dell’Idroscalo ospiterà per la prima volta in Italia gli spagnoli Mago De Oz, preceduti da altre band di stampo folk/epic/power. Anche quello è un concerto da non perdere per tutti gli amanti della buona musica!