Sono già passati tre anni dal precedente lavoro, l’attesa per INTO THE LEGEND era ormai diventata febbrile per i tanti sostenitori della band nostrana. La domanda principale che si fa di solito in vista di un nuovo album è quasi sempre la stessa “che direzione intraprenderà il gruppo”. I Rhapsody Of Fire capitanati da Alex Staropoli, e con una fomazione ormai stabile e collaudata da numerosi concerti, dimostrano di voler guardare al futuro mantenendo più vivo che mai il passato.

Si guarda al futuro con una super produzione, suoni ancor più spettacolari per esaltare ogni minima nota delle canzoni e soprattutto il massiccio utilizzo di veri strumenti e non mere campionature. Questi strumenti consentono quindi sfarzose orchestrazioni come mai fatto in passato; spettacolari gli inserti dei flauti di Manuel Staropoli (il sesto membro del gruppo) che spero vivamente un giorno di vedere dal vivo sia col gruppo che nei suoi concerti.

Dopo l’immancabile intro di IN PRINCIPIO si parte subito a cento all’ora con DISTANT SKY e poi alla veloce e grintosa titletrack (di cui abbiamo già visto tutti il video on line) per passare alla maestosità della sublime WINTERS RAIN.

Vera e propria chicca la medioevaleggiante e cavalleresca A VOICE IN THE COLD WIND, da cantare tutti insieme ad alta voce; ascoltare le parti di flauto, semplicemente magiche.

Si passa quindi alla veloce e operistica VALLEY OF THE SHADOWS che precede la lenta e sognante SHINING STAR con una prova magistrale di Lione. Veloci e aggressive sono invece REALMS OF LIGHT, che riprende il discorso operistico di VALLEY OF THE SHADOWS, e RAGE OF DARKNESS in pieno e classico stile Rhapsody.

Va fatto un discorso a parte per la finale THE KISS OF LIFE, che può essere considerato un album all’interno dell’album: questa canzone riassume tutte le sfumature delle precedenti otto canzoni (escludendo l’intro) con la sua lunghissima durata, quasi 17 minuti di pura goduria musicale e Artistica.

Vorrei concludere l’analisi del nuovo lavoro dei Rhapsody Of Fire facendo il plauso per l’attenzione maniacale con cui hanno scritto, elaborato e suonato queste canzoni. Ma soprattutto per la volontà di aver guardato avanti rimanendo pur sempre fedeli a sé stessi.

E infine mi preme segnalare la maestria di De Micheli, veramente fenomenale in tecnica e velocità. Ragazzi/e… i Rhapsody Of Fire sono tornati ALLA GRANDE!!!

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