E con questo “IV: Malice” si chiude la serie di ristampe che ha coinvolto la discografia dei seminali Necromantia. Questo lavoro, pubblicato ben sei anni fa, rappresenta l’ultima fatica discografica della band ellenica, al momento impegnata nella stesura di nuovo ed attesissimo materiale musicale. Come per tutte le altre ristampe, anche “IV: Malice” viene omaggiato da una nuova cover artwork e da una ri-masterizzazione digitale, oltre che dalla cover dei Running Wild “Mordor”, inclusa come bonus track.
Questo quarto sigillo di casa Necromantia rappresenta, a detta di chi scrive, forse l’episodio discografico meno entusiasmante della compagine in esame: le peculiarità della band ellenica sono sempre ben evidenti e distinguibili, eppure l’incantesimo che ha caratterizzato i precedenti lavori sembra spezzarsi in maniera brusca ed incomprensibile. “IV: Malice” sembra più diretto e meno articolato dei suoi predecessori, con molti episodi (“The Black Witch Cult”, “Murder, Magic And Tears”, “Invictus”) che ci vengono vomitati in pieno volto. Un disco sicuramente ambiguo, che sa anche regalare momenti di pura estasi con il masterpiece “Those Who Never Sleep”, vero inno black d’altri tempi. Peccato, comunque, che la qualità generale dei brani non si attesti su questi livelli.
Visto il passato (e soprattutto il ruolo) della band all’interno della scena, questo “IV: Malice” subisce non poco il confronto con gli altri capitoli discografici dei Necromantia, perdendo spudoratamente ai punti. Un flessione inaspettata, a cui ha fatto seguito un periodo piuttosto lungo (circa sei anni) di totale inattività della band, che ultimamente, però, sembra stia preparando il materiale per il quinto album.
Nulla da eccepire, invece, alla Black Lotus, che ha curato questa (come tutte le altre) ristampe della band in maniera davvero professionale e convincente. Il voto, dunque, va al valore intrinseco di questo altalenante “IV: Malice”.

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