I Madder Mortem sono un gruppo molto particolare, autore di un gothic contaminato ed originale. Nella musica di questi ragazzi si trovano tracce di doom e di avantgarde, di jazz e di prog (di questi due elementi, a dire il vero, in “Desiderata” la quantità è minore rispetto al solito), di certo nu-metal e di thrash, il risultato è un ibrido bastardo ed interessante, apprezzabile ma non immediato. “Desiderata” è probabilmente meno ostico rispetto ai lavori precedenti, tuttavia resta un disco non per tutti. La pesantezza è sempre presente e i vari brani portano con sè una sensazione di “fangosità” notevole, inoltre ascoltandoli più che la vena gothic si fa notare quel non so che di straniante tipico dell’avantgarde scandinavo (anche un brano come il singolo “My Name Is Silence” nel suo essere accattivante risulta un po’ “dissonante”). Il simbolo della diversità dei Madder Mortem rispetto a molte altre band del loro genere d’altronde è evidente: è la voce di Agnete. Scordatevi la classica voce dolce ed incantevole, questa ragazza spesso usa un approccio molto “grezzo” (sentitela quando si sgola come in “Hangman” o quando interpreta le parti più aggressive di un brano come “Changeling”!) e anche quando canta in maniera più “rilassata” risulta comunque “ruspante” (“Evasions” è esemplificativa in questo senso). Forse è proprio questa la chiave di lettura migliore per la musica dei Madder Mortem: una musica simile ad un diamante grezzo che non vuole farsi lavorare, forte di una bellezza imperfetta e molto “fisica”.

Giunti a questo punto un’idea ormai dovreste esservela fatta, per cui se cercate un disco di gothic di facile ascolto o “angelicato” passate pure oltre, tuttavia se vi piacciono certe sonorità avantgarde o se volete conoscere una band interessante e che ha una sua visione molto particolare del genere che suona, allora “Desiderata” potrebbe fare per voi (tra l’altro è probabilmente il disco ideale per avvicinarsi ai Madder Mortem).

A proposito dell'autore

Post correlati