Confesso che vedendo questo titolo da recensire sulla mia scrivania mi sono trovato alquanto spiazzato, sul momento non credevo che fossero i vecchi L.A. che sentii nel lontano 1984 (o giu’ di li), al tempo mi piacquero molto anche se erano in mezzo ad un mare di uscite di altissimo livello (quel periodo era una vera fucina di grandi dischi).
In effetti le registrazioni di questo disco risalgono proprio a quel periodo a cavallo fra il 1984 e il 1985 ma solo ora vedono la luce in questo “Unfinished business” (il titolo e’ piuttosto esplicativo).
La band danese e’ legatissima all’hard rock tipico della meta’ degli anni ottanta, quindi suoni diretti e dinamici e molto spirito rock and roll, il primo brano e’ molto esplicativo in tal senso, “Creditcard lover” e’ un up-tempo divertente e ben suonato cosi come “High on you” e “Down the cross”, un trittico iniziale veramente interessante. In verita’ l’intero disco si distingue per le soluzioni datate si (in virtu’ del materiale risalente ad un periodo di ben venti anni fa) ma godono anche di una qualita’ non consueta.
In poche parole questo degli L.A. non e’ un disco che si distingue certo per l’originalita’ o per la proposta particolare, ma che ha molti lati positivi e tanta qualita’ da mettere sul piatto della bilancia, dalla copertina “fumettosa” al booklet molto ben realizzato da una parte e da un’ottima registrazione e da belle canzoni dall’altra. Se non vi spiacciono sonorita’ ben radicate negli anni ottanta e non dispezzate i gruppi hard di quel periodo allora troverete negli L.A. una bella sorpresa (a meno che non siate fra i pochi che gia’ li conoscono…), altrimenti state bene in guardia potreste imbattervi in un disco che difficilmente digerirete.
Dal canto mio mi godo questo materiale divertente e ben suonato di una band che credevo persa nei meandri del tempo e consiglio di fare altrettanto agli appassionati come me, per tutti gli altri beh, un ascolto non farebbe male prima di un eventuale acquisto.

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