Sono attivi da quasi venticinque anni. La formazione svizzera fin dai suoi esordi è devota ad un sanguigno hard rock e ancora oggi continua a rimanere fedele a sè stessa, nonostante la lunga strada piena di peripezie, con questa nuova ottima conferma.
Infatti ascoltando “Jail” si capisce benissimo come la band non sia per nulla interessata a cambiare idea sulla propria musica. Scelta indubbiamente vincente dal momento che mostrano di essere perfettamente a proprio agio in veste di rocker di successo, sprigionando con una buona dose di energia il rock proposto da tanto tempo dai veterani AC/DC, loro padrini, e dai piu’ potenti Krokus.
Un hard rock, quello proposto che sa essere graffiante e godibile, melodico e classico al tempo stesso. La band dimostra di avere sempre le carte in regola, la loro musica è fortemente gioiosa e piacevole e quando richiesto riesce a dimostrare che brani come l’energica “Live To Rock” posta all’inizio dell’album o le bellissime “Jail”, “Rock’n Roller” o la amigliore del lotto “One Night Stand” possano risultare una buona presentazione del gruppo per chiunque voglia conoscerli.
Personalmente non avevo mai ascoltato la band prima d’ora e non sapevo chi fossero questi ragazzoni un po’ cresciuti, ma una volta inserito il cd nello stereo di casa mia hanno saputo soddisfare al meglio il mio lato piu’ rockettaro.
“Jail” non è certo un capolavoro, ma non per questo è un album da buttare nel dimenticatoio.
Concludendo un disco di rock omogeneo che conferma la qualita’ dall’album senza dire in sostanza nulla di nuovo. Una sana dose di vitalità per tutti i i fans del genere, un possibile classico da portare con se’.

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