Descrivere in poche righe cosa è stato il travaglio di questo “Atlantis Falls” dei nostrani Ivory è davvero un’impresa ardua. La band nasce sul finire dei ’90 e riesce a firmare un contratto con la Underground Symphony per la pubblicazione di un debut-cd che, a causa di varie vicissitudini, non verrà mai stampato. Al disco, tra gli altri, collaborarono Olaf Thorsen, Frank Andiver ed altri esponenti di spicco della scena nazionale. Gli Ivory, che all’epoca si sciolsero, ora tornano a far parlare di se con un nuovo promo-cd di tre pezzi in cui il sound di riferimento è sicuramente contestualizzabile all’interno del filone power prog ma, lungi dall’esserne fedele e cieca riproposizione, si sposta su coordinate decisamente più rock e melodiche. Molta importanza, infatti, viene concessa alla gestazione dei refrain e delle linee vocali, probabilmente tra le cose migliori di questo promo assieme all’ottimo lavoro del chitarrista Salvatore Vecchio, non a caso endorser Seymour Duncan. Da questo punto di vista, tutti e tre i brani hanno un piglio melodico molto ostentato, in grado di facilitare oltremodo l’assimilazione di un proposta sonora comunque molto quadrata e lineare. Molto interessante l’iniziale title track, che ci presenta gli Ivory al meglio delle proprie possibilità compositive, forse un po’ troppo ripetitivi i due brani successivi, che non raggiungono comunque i livelli qualitativi di “Atlantis Falls”. Da valutare, comunque, che l’autoproduzione toglie potenza e dinamicità a delle strutture musicali che, se registrate in maniera professionale, potrebbero ottenere ben altri risultati. Per concludere, ci troviamo davanti ad un piccolo antipasto di quello che è il nuovo disco d’esordio dei nostri, già pronto ed in attesa di un contratto discografico. “Atlantis Falls” non nasconde le qualità di una band interessante… il tutto, però, va inquadrato sotto una dimensione più consona alle produzioni ufficiali altrimenti si rischia di vorticare tra l’indifferenza generale. Ps: le partiture di batteria sono state ideate da Carlos (ex Skylark, Amethista), ora rimpiazzato da Alan Brunetta.

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