Tra le fresche montagne dell’appennino modenese sempre più ricco di nuove nascite musicali nell’ambito metal, emergono quattro ragazzi: Mirko Capitani(Guitars), Giammarco Agazzotti(Drum), Thomas Volpari(Bass) e Luca Lometti(Vocal) già protagonisti di altre band per formare un unico gruppo che nasce nel maggio del 2009, con l’intento di unire le loro esperienze musicali dei panorami rock, heavy metal anni ’80 e progressive per trarne infine il death melodico per cui vanno orgogliosamente militando da appunto due anni con il nome di GRAVES OF NOSGOTH. Con fatica e sudore iniziano la loro gavetta attraverso i pub con i primi live fino ad arrivare finalmente alla realizzazione del primo disco “Ex Tenebris Ad Lucem” uscito nel giugno del 2011 e accaparrandosi diversi consensi positivi grazie allo stile della composizione dell’album con pezzi che variano appunto dal death melodico al prog semplice e pulito.
“Ex Tenebris Ad Lucem” è un album composto da ben nove tracce ed è stato registrato presso la New Idol/Self, un ottimo risultato come primo lavoro della band. Ottimi i riff dei chitarristi Thomas e Mirko e basso ben impostato anche se il lavoro più “sporco” lo fa il batterista Gianmarco, che spazia in tutta la sua bravura tra il melodico e il violento senza mai staccare il piede dal pedale e senza perdere la concentrazione. Buono anche il lavoro del cantante Luca Lometti, che si trova a percorrere diversi spazi tra cantato normale e lento a cantato growleniano violento in tutte le sue sfaccettature; ne troviamo un chiaro esempio d’esecuzione nel brano “Dark Age In The Abyss”. I pezzi lenti dell’album sono “Eternal Sunrise” traccia numero sette e brano senza dubbio ben riuscito e che ci lascia in pausa a metà album prima rituffarci nella cattiveria di cui siamo abituati a sentire la band e “The Fallen Hope” traccia numero nove che conclude il lavoro dei “GRAVES OF NOSGOTH”.