Attivi ormai da una decina d’anni, i Fall of Empyrean giungono a questo “A Lif Sent Dying” dopo lunghissima gavetta e tantissime date live in giro per il mondo, a supporto anche album che hanno riscosso discreti consensi negli Usa ma che poca breccia hanno fatto nei cuori dei fans del genere in Europa.
Il motivo? Sempre lo stesso: i nostri suonano bene ma ricalcano passo passo i dettami del classic doom, non uscendo mai, ma proprio mai dal solco, azzerando la creatività in un sound che potrà far felici solo coloro che davvero si alzano al mattino con la voglia di musica doom da sparare nelle orecchie per oscurare il primo sole primaverile con una oscura cappa di nebbia e cenere.
Desolazione, tristezza e malinconia si rincorrono in queste 9 tracce, di cui ben tre strumentali e acustiche che, a ben vedere, rappresentano però gli unici attimi di reale emozione di un disco che certamente no presenta nessna nota negativa nel sound, disperato e cimiteriale, ma che allo stesso tempo non lascia nulla al termine dell’ascolto, se non il positivo ricordo di “The Air Is Still “, in cui vengono fuori un po’ di attributi dei nostri, e con un po’ di brio si riesce a creare un sound maggiormente appagante e vario, spezzettato quà e là da profondi rallentamenti. Buono l’intervento lontano delle keys, che in tutto l’album restano molto nell’ombra, a tratti semplici arrangiamenti di fondo in contorno alle linee di chitarra, vere regine del sound della band. Negativa la produzione, che tralascia troppo il drumming, a volte elegato allo sgabuzzino con un sound grezzo e sporco.
Aggiustano spesso e volentieri canzoni reamente scontate e anonime le accorate interpretazioni vocali di Mr. Medina, bravo nel suo incedere death a dare un po’ di personalità a brani che in alternativa sembrerebbero davvero tutti uguali o quasi.
In conclusione, poco da aggiungere su un lavoro senza infamia ma anche senza lode, dedicato a chi aspetta con la bava alla bocca ogni nuovo lavoro doom (e in questo periodo so non essere cosa usuale).
Per tutti gli altri ci sono Katatonia e My Dying Bride.

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