Piacevole sorpresa quella di questi ragazzi a me sconosciuti chiamati Procession, uniti da un unica attenuante quella di suonare sano e robusto doom metal.
Originariamente uscito all’inizio del mese di gennaio ero curioso di ascoltare questo album che a parer di altri colleghi non ha fatto altro che riscuotere pareri solamente positivi, infatti la musica proposta dai i tre ragazzi cileni è infatti un miscuglio ben riuscito di suoni oscuri e pesanti fortemente influenzati dai Black Sabbath ma devoto a band come Candlemass evidenziati dalla notevole prestazione e alle capacita’ vocali del singer che riesce a far esplodere al meglio il suono della band .
A farla da padrone in questo “Destroyers Of The Faith” sono riff pesanti, ritmi cadenzati e atmosfere cupe fino al limite dell’oblio musicale come la splendida title track o la complessa e articolata “The Road Of The Gravegarden” nei suoi 11 minuti di espressione sonora basata su una buona ritmica e come in tutte le altre canzoni di questo album a testimonianza della buona amalgama della band che ha fatto di questo stile musicale fonte di vita. Notevole inoltre la straziante “Tomb Of Doom” e le soluzioni possenti della conclusiva “White Coffin”, tutti elementi questi che rendono gradevole questo album sottolineando una grande prova di personalita’ artistica ben definita .
Pronti per il salto di qualita’ e consigliato senza nessun indugio agli amanti del genere e a chi vuol rievocare i tempi d’oro di band piu’ blasonate, rullo di tamburi i quindi perché i Procession sono tra noi.

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