Prima che la scena crossover fosse invasa da gruppetti prodotti in serie, autori di “dischi” fondati su tre riff ed un indecifrabile numero di fuck iterati in successione, la bandiera della dignità del genere era retta da poche, ma molto efficienti, band. Tra queste, agendo in maniera sempre silenziosa, professionale e distinta, hanno sempre rivestito un ruolo di prim’ordine gli svedesi Clawfinger, portatori di uno stile impermeabile alla moda di turno ma, al contempo, in grado di ottime e mirate evoluzioni.

Il tempo scorre inesorabile ma, come è noto, la classe è spesso inossidabile e dura da abbattere anche con qualche pesante anno in più sulle spalle. Quasi a voler rimarcare quanto questo concetto calzi anche per il trio scandinavo, arriva questo “Hate Yourself With Style” un concentrato di suoni più disparati che, partendo dal tronco standard del suono della band, si ramificano a creare interessi sempre nuovi e mai stonati col contesto globale. Partendo dal classico muro di confluenza tra hardcore e rap comune a tutte le opere della band, Torstensen e compagni riescono ad innestare influenze che vanno dallo stoner al noisecore, passando per il caldo southern rock tanto in voga negli States.
Lo “stile” evocato dal titolo è il filo conduttore di tutti i brani nei quali, pur essendo palese la forte diveristà, non si ravvisa mai una traccia di scelte scomposte o poco consone ad un’organicità da dieci e lode. La voce di Zak Tell è un vero è proprio marchio di fabbrica e, subito riconoscibile, dà il benvenuto all’ascoltatore nella sporca e pesante veste di “The Faggot In You” per proseguire in quella ruffiana, catchy, ma graffiante, dei ritornelli ripetuti di “Dirty Lies” o “Without A Case” ed in quella ‘core di “What We’ve Got..”.

Caratterizzato da una prestazione corale che mette in evidenza il perfetto completamento reciproco tra i membri della band e da una produzione perfetta per il genere in questione, “Hate Yourself With Style” riesce a portare, complice anche la compattezza di brani ed intera proposta, l’ascoltatore senza mai distrazioni nè cali di gradimento al termine.
Mettendo da parte pregiudizi di sorta i Clawfinger sono pronti a regalare, a chiunque gli si accosti, ancora le emozioni di un tempo con la stessa intensità e le stesse armi: senza pretese di innovazioni rivoluzionarie, con intelligente semplicità e la solita immediatezza.

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