In concomitanza con l’uscita del disco “Into The Storm”, abbiamo avuto modo di scambiare due chiacchiere con Axel Rudi Pell che ci introduce il nuovo album della band!

Ciao Axel, come stai?
Molto bene! E tu?

Bene, grazie. Puoi introdurre il nuovo album? Credo sia un tipico disco della Axel Rudi Pell band.
Assolutamente. C’è la nostra direzione, il nostro stile, hai assolutamente ragione. Penso che sia una combinazione dei tipici elementi della Axel Rudi Pell band. Sono molto orgoglioso di questo disco. Poi c’è un nuovo batterista…che altro posso dire…è perfetto! (ride, ndPerf)

Parlami della titletrack, penso che il tema principale sia il viaggio per mare, cosa puoi dirmi?
Sì, ma riguarda qualsiasi cosa. Parla di salpare, sicuro, si vede anche nella copertina del disco. Ma la tempesta e altro…queste atmosfere in un certo senso mistiche…puoi vedere questi individui sulla cover che sono pronti a diversi tipi di avventure ed esperienze, in questo mondo ma anche in un altro mondo: puoi vedere un pianeta sullo sfondo della copertina, insomma è tutto spiegato lì!

La prima volta che ho letto il titolo Touching Heaven ho pensato subito ad una ballad, invece è un pezzo più lungo ed epico!
Come dici tu, è un pezzo epico ed è stato il primo brano che ho composto per questo disco. Nasce da un’idea che ho avuto un paio di mesi prima di comporre l’album. È la prima cosa che è uscita dalla mia mente, c’è questo riff epico…credo che sia una combinazione tra il riffing dei Black Sabbath e lo stile dei Led Zeppelin. Amo molto questo pezzo!

Come mai hai proposto la cover del classico di Neil Young, Hey Hey, My My?
In realtà non mi sono ispirato a Neil Young ma a una serie televisiva che amo molto, chiamata “Sons Of Anarchy”. È un serial americano che parla essenzialmente di un club di motociclisti. E credo che, se non ricordo male, nell’ultimo episodio della terza serie c’è questa nuova versione di Hey Hey, My My suonata da una band chiamata Battleme, solo per piano e voce, molto breve. E ho pensato che fosse una buona idea proporla per la band aggiungendo però più strumenti e rendendola più nello stile della Axel Rudi Pell band.

Puoi introdurre Bobby Rondinelli? Non credo ne abbia bisogno ma parlaci di come sei entrato in contatto con lui.
Certo! Credo che Bobby abbia suonato coi Rainbow e con i Black Sabbath… ed è stato molto facile per me chiamarlo visto che un mio amico, che ha lavorato con Ritchie Blackmore all’inizio degli anni ’80, era ancora in contatto con Bobby via email. Così quando ho dovuto cercare un nuovo batterista ho subito pensato a Bobby Rondinelli e ho chiamato questo mio amico chiedendogli ‘Hey sei ancora in contatto con Bobby Rondinelli? Puoi darmi il suo indirizzo email?’ e lui ‘Certo’. Così ho avuto il suo indirizzo email e gli ho scritto che stavamo cercando un nuovo batterista ecc… E Bobby mi ha risposto subito dicendo che conosceva il mio nome ma voleva sentire qualcosa della mia musica ‘Puoi spedirmi qualcosa?’ ‘Ma certo’, e gli ho girato del nostro materiale e alcuni link su YouTube: ‘Ecco come siamo’ e lui mi ha risposto dicendo che è esattamente il tipo di musica che gli piace suonare. Quindi, sì, è stato molto facile!

Axel Rudi Pell album

Ha suonato lui sul disco o è stato registrato con Mike Terrana?
L’album è già stato suonato da Bobby Rondinelli.

Mike Terrana ha lasciato la band perché impegnato in altri progetti?
Sì, gli avevo spedito un email per dirgli che saremmo stati in tour nel 2014 ma lui mi ha detto che era già impegnato con Tarja e con altre cose… Quindi ho pensato che, prima di registrare un disco con un batterista che non avrebbe potuto seguirci nel tour, sarebbe stato meglio trovare un nuovo musicista. Ne ho parlato con Mike e anche lui è stato d’accordo. Adoro Mike, è un bravo ragazzo, abbiamo avuto momenti molto belli e divertenti assieme, gli auguro tutto il meglio per il futuro.

Hai mai pensato di registrare un album con un’orchestra? O riarrangiare dei vecchi classici con l’orchestra?
Anche altre persone mi hanno chiesto questa cosa ma onestamente non credo sia un qualcosa di necessario al momento…chissà in futuro…beh suoniamo rock and roll e va bene così per ora (ride, nPerf)! Chissà per il futuro…non posso saperlo!

Senti Axel, per venirti a vedere dal vivo devo venire in Germania o in Svizzera?
Il problema è che noi vorremmo suonare in Italia! Noi tutti amiamo l’Italia e sai, Johnny è di origine italiana… quindi chiedo sempre ai nostri promoter se sia possibile inserire qualche data in Italia ma mi dicono che non ci sarebbero le condizioni necessarie perché non c’è molta gente da voi che è interessata alla Axel Rudi Pell band. Quindi ci costerebbe molto denaro ed è difficile prendere una decisione…vorremo suonare in Italia ma non ci sono le giuste condizioni, non possiamo rischiare di suonare di fronte a 50 o 60 persone!

Avete molti grandi album nella vostra discografia, con che criterio scegli i brani da proporre dal vivo?
È molto difficile per me decidere! E chiedo anche agli altri ragazzi della band. Generalmente suoniamo dalle tre alle cinque canzoni del nuovo album perché ci piacciono i nuovi pezzi e ci piace suonarli dal vivo. D’altra parte sappiamo che molti dei nostri fans vogliono sentire i classici dell’Axel Rudi Pell band … Ne parlo anche coi ragazzi della mia band, ad esempio il tastierista esce fuori dicendo che vorrebbe suonare questo o quel pezzo… La verità è che non puoi accontentare tutti a meno che tu non decida di suonare per 4 o 5 ore!

Potresti parlare delle due bonustrack inserite della limited edition dato che non ho potuto ancora ascoltarle? Una è una cover dei Blackmore’s Night, credo quindi che ti piaccia anche questa nuova veste di Blackmore…
La prima è uno strumentale intitolato White Cats e riguarda appunto i due gatti bianchi che ho a casa, ho voluto scrivere un brano dedicato a loro. È una combinazione di tutto quello che puoi ritrovare nel mio stile ma riversato in un brano strumentale. L’altro pezzo è Way To Mandalay, cover dei Blackmore’s Night, una bella canzone, e ho voluto renderla un po’ più heavy suonandola elettrica e facendola più mia, credo sia uscita bene.
Sicuramente preferisco il vecchio Ritchie Blackmore, sono un grande fan del vecchio materiale dei Rainbow, ma penso che lui abbia trovato la sua libertà, è felice ora suonando la chitarra acustica più che l’elettrica. Mi piace anche la sua nuova produzione anche se sono più legato a quella vecchia.

Ok Axel, grazie per l’intervista, chiudi pure come preferisci.
Grazie a tutti, speriamo proprio di venire da voi in Italia, ci piacerebbe molto! Sapete Johnny e Bobby sono di origini italiane e noi tutti saremmo lieti di poter suonare per voi. Un saluto a tutti!

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