In esclusiva italiana abbiamo avuto il piacere di poter parlare con l’autrice dei testi e della storia della metal opera AINA: la bella e brava cantante Amanda Somerville.
La chiaccherata è stata veramente cordiale e divertente e Amanda è stata una interlocutrice veramente ottima che tra le altre cose ce ne ha rivelato alcune molto interessanti su Thomas Rettke (ex Heavens Gate). A voi scoprire quali.

Ciao Amanda, ti ringrazio per l’intervista. Com’è nato il progetto AINA?
Ciao Stefano. Il progetto è nato da un’idea, o meglio un desiderio, di Hans van Vuuren dell’etichetta Transmission Records che contattò Sasha per produrre una “metal opera”, cosa che lui accettò. Sasha poi mi contattò telefonicamente per chiedermi se mi andava di scrivere i testi. Io gli chiesi cosa volesse esattamente che scrivessi perchè mi parlò solamente di una metal opera. Mi rispose che mi sarei dovuta occupare di scrivere l’intera storia, i nomi dei personaggi e i testi del progetto. Questa è l’idea con cui è nato il progetto.

Dato che hai scritto tutti i testi, come mai hai scelto l’ambientazione fantasy per descrivere la storia?
Dunque ho scelto l’ambientazione fantasy perchè volevo descrivere l’eterna lotta tra il bene e il male, avevo alcune idee su un possibile mondo immaginario che si potesse adattare bene. In realtà non c’è un vero e proprio motivo per cui ho scelto una storia fantasy, penso che sia stato molto naturale scriverla.
Mi piaceva anche il fatto di inventare un linguaggio per i personaggi della storia.

Sei quindi un’appassionta della lettura fantasy?
Sì mi piace la letteratura fantasy. Uno dei miei autori preferiti è Dean Koontz e mi piace molto anche Stephen King. Mi piacciono questi tipi di storie.

Quindi Horror..
Si horror, ma non solo. Mi piacciono molto i libri horror ma anche fantasy e di fantascienza. Ho quindi letto i classici della letteratura fantasy “standard” come Tolkien e Terry Brooks. Mi piace leggere tutti i tipi di storie ma queste sono quelle che preferisco. Diciamo che questo è il motivo per il quale è stato scelto il genere fantasy per descrivere la storia di AINA.

Quest’album per me rappresenta LA metal opera. Ci sono molte influenze di music classica. Secondo me è il punto di incontro tra la musica classica e il power metal. Sei d’accordo con la mia analisi?
Sì, questo è quello che viene detto da molte persone. E io mi sento di condividere questa opinione. (ride NdR)

Come descrivi quest’album?
E’ ricco di influenze musicali. Per me non è il tipico album di metal perchè tutti e quattro i musicisti coinvolti nel progetto AINA provengono da differenti ambienti musicali. Nessuno di noi fa parte propriamente dell’ambiente metal. Molti di noi suonano o hanno suonato in moltissime band, o progetti solisti molto diversificati.
E’ proprio la diversificazione di vedute che secondo me rende il progetto AINA molto interessante e speciale nel metal, in questo modo puoi trovare canzoni molto diverse l’una dall’altra come tra “Silver Maiden” e “The Beast Within”. Puoi trovare delle musiche molto cinematografiche, o da colonna sonora, con parti di musica classica unita all’ hard rock e al power metal. Mi piace molto il cambiamento e il variare in tutta la musica.

Nel progetto ci sono molti cantanti ospiti come Kiske, Matos, Candice Night. Ma per me l’interpretazione di Thomas Rettke è la migliore. Tu cosa ne pensi?
Secondo me lui ha svolto un lavoro a dir poco fantastico, per me lui è uno dei più credibili e bravi cantanti dell’album perchè lui è diventato realmente Thorek nel disco. Ha interpretato come fosse realmente il personaggio della storia ed è stato “un vero attore” nel cantare e credo che questo sia molto importante per l’evoluzione e la creazione di AINA perchè è molto difficile dirigere qualcun altro e dovergli spiegare per bene la storia.
Con Thomas abbiamo registrato le parti e lui ci ha partecipato interpretandole, e non semplicemente cantandole. Posso quindi ritenermi perfettamente d’accordo con te sul suo fantastico lavoro.

In quest’album hanno suonato quattro ex membri degli Heavens Gate su cinque. Pensi sia possibile una loro reunion?
(ride NdR) No, non ci sarà una reunion degli Heavens Gate. Quello che ti posso dire è che Thomas Rettke e Sasha Paeth stanno lavorando sull’album solista di Thomas. E con buona probabilità l’album verrà pubblicato in tempi non troppo lunghi, Sasha suonerà nell’album e lo produrrà anche inoltre co-scriverà anche alcune canzoni. Comunque non credo ci sarà un ritorno sulle scene degli Heavens Gate.

L’album di Thomas verrà pubblicato presto oppure no?
Non saprei proprio dire fra quanto verrà pubblicato perchè hanno appena iniziato a lavorarci sopra. Di più non so dirti.

Tu non fai parte dell’ambiente metal, anche se per esempio hai cantato i cori dell’ultimo album solista di Luca Turilli. Dopo la realizzazione dell’album AINA cosa pensi dell’Heavy Metal? Ti ritiene una “metal fan” ora?
Sicuramente mi piace molto la musica degli Epica e degli Afterforever. Mi piace veramente molto questo tipo di metal molto melodico come anche Nightwish e Within Temptation.
Diciamo che questo tipo di metal è quello che preferisco. Sono un tipo di ragazza “molto tenera” a cui piacciono anche alcune cose di Rock e di Metal come Black Sabbath e Pink Floyd, anche se i Pink Floyd non sono propriamente metal. Apprezzo alcune generi del metal inoltre di solito ascolto U2, Bjork, Norah Jones, Paul Simon, Sheril Crow, Placebo, Dead Can Dance… Insomma ascolto rock, pop, folk, jazz, new age, ascolto di tutto.. I miei album solisti sono un mix di Norah Jones e Tori Amos, ad esempio.

Conosci qualche artista italiano?
Oh yeah! Mi piace veramente tanto Tiziano Ferro. (Noooooooooooooooooooo, esclamo, e risate conseguenti NdR). Ho l’album “Rosso Relativo”. (Si continua a ridere NdR). Mi piace molto la musica italiana come Zucchero anche se non mi piace molto Eros Ramazzotti. (Le risate non finiscono più NdR). Mi piace anche molto Andrea Boccelli.

Supporterete l’album con qualche concerto o AINA è solo un progetto da studio?
Stiamo lavorando su dei possibili concerti, ci piacerebbe molto. La Transmission Records ci ha detto che è possibile anche se purtroppo sarà impossibile poter suonare con tutte le persone coinvolte nel progetto AINA. Comunque speriamo di poter fare qualche concerto.

Sei soddisfatta dei risultati raggiunti, o cambieresti qualcosa?
Oh no. Sono veramente soddisfatta del risultato finale.
Quando iniziai a scrivere i testi e la storia di AINA non avevo minimamente idea di quale sarebbe stato il risultato finale e sinceramente non tornerei indietro a cambiare qualcosa di questo lavoro.

Quale canzone reputi possa rappresentare l’album, e perchè?
Oh Stefano, è veramente difficile scegliere una canzone che rappresenti nella sua interezza l’album. Le canzoni sono così differenti l’una dall’altra che una sola non lo può rappresentare, non ne ho una preferita. Diciamo che le mie preferite sono “Silver Maiden”, “Naschtok Is Born”, “Talon’s Last Hope” e “Serendipity”.

Andiamo sul personale. Com’è nata la tua passione per la musica?
Penso che sia nata quando ero ancora nella pancia di mia madre. (Ride NdR) Mio padre era un musicista folk: suona la chitarra e ha fatto parte di una band; ha suonato per una trentina di anni fino a circa tre anni fa. Non è famoso ma questo è quello che ha fatto.
Penso che la passione per la musica sia nata quando mia madre cantava e mio padre suonava la chitarra, la mia famiglia è sempre stata nell’ambiente musicale così io ho imparato a suonare ed a cantare. Penso sia stata una cosa genetica (Si ride NdR). Mia madre suona anche il flauto e il sax. Quando avevo sedici anni ho cominciato a cantare in diversi gruppi e a diciotto anni ho cominciato a scrivere anche delle mie canzoni. Ho anche preso lezioni di piano, poi ho collaborato con diversi musicisti come coautrice.

Sei favorevole alla continua nascita di webzine? O preferisci le riviste cartacee?
Non saprei. Io adoro internet! Forse preferisco un 50% webzine e 50% riviste cartacee. Attraverso internet, però, si possono trovare parecchie notizie in un secondo mediante il click del mouse.
Certo, ci sono anche delle cose pericolose come il fenomeno MP3 e Napster, e cose come queste ma per la questione riviste sono assolutamente favorevole… anche se certo c’è piacere a sfogliare una rivista pagina per pagina. Quindi magari una suddivisione al 50% può essere la soluzione.

Siamo in chiusura. E’ stato un piacere parlare con te. Ti lascio questo spazio per dire tutto quello che vuoi.
Oh GRAZIE! (Detto in italiano NdR) Tutto quello che voglio? Non è un po’ pericoloso? (Si ride NdR).
Voglio ringraziarti molto per la chiaccherata ed è veramente eccitante poter leggere in italiano quello che ci siamo detti. Inoltre spero che vi piaccia il nostro lavoro su AINA.

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