Quando ho letto la provenienza di questa band son rimasto sorpreso, devo ammetterlo: per un ensemble di blackster avrei pensato a origini svedesi, norvegesi o comunque dalla penisola scandinava, ma mai avrei pensato alla Polonia. Devo abbattere questi preconcetti assolutamente obsoleti, specialmente dopo aver ascoltato “Distractive killusions”.
“Narrenschyff” apre il cd come un treno lanciato senza intro dispersive o giri inutili presentando un black di stampo classico eppure nuovo di pacca. Orion non ha mezze misure e trucida le sue corde vocali con un growling brutale e marcio che di più non si può.
Daray e Valeo d’altra parte non si risparmiano creando musiche travolgenti e perfettamente eseguite dimostrando una notevole bravura. Senza parlare degli assoli incastonati senza sbavature sia per tempistica sia per enfasi emotiva.
Notevole l’apporto di Heinrich a inserire effetti già usati da altri, ma trovando quel tocco di innovazione che li stravolge e sconvlge l’ascoltatore trascinandolo a viva forza in un ambiente cupo e greve similare solo al più profondo degli abissi.
“The dawnfall” e “Rage of reason” sono, a mio avviso, due pezzi tra i migliori del cd sia per la canzone nella sua totalità sia per la presenza lievemente più marcata di effetti “d’ambiente” che coinvolgono ancor di più il possessore del cd.
In “Hell is for children” il discorso si fa più complesso: pur non essendo esattamente un chierichetto il mio interesse per il black si era molto sopito visto la mancanza di nuovi stimoli, ma le liriche di questo brano han saputo risvegliare le braci sotto la cenere e vi garantisco che non era impresa semplice.
D’altronde vista l’etichetta di produzione avrei dovuto aspettarmelo: se il marchio è Napalm poche volte si resta delusi.
Questo non è un cd per bambini.