In occasione dell’uscita di “Sham of Perfection”, album di debutto degli italiani Tystnaden ho l’occasione di scambiare quattro parole con Laura De Luca, vocalist dei nostri. Ecco che cosa la bella cantante mi ha rivelato in questa succulenta intervista! Buona lettura a tutti voi…

Ciao Laura e benvenuta su Heavy-Metal.it Grazie mille per quest’intervista!
Ciao Daniele! E grazie a te per averci dato quest’opportunità di parlare a te e ai lettori di Heavy-Metal.it della nostra band. Per un gruppo “alle prime armi” che viene fuori dal nulla come noi con il primo album è molto importante avere questo spazio per farci conoscere

Come va? E che cosa stai/state facendo tu e la band in questo periodo?
Benissimo, grazie! Siamo in una fase molto eccitante della nostra vita musicale, per noi è tutto nuovo, tutto emozionante. In questo momento stiamo promuovendo il nostro album assieme al lavoro che sta facendo la nostra etichetta Limb Music Products, ma stiamo anche già guardando avanti e componendo nuove canzoni per il prossimo album

Come prima domanda vorrei che mi raccontassi un po’ la storia dei Tystnaden…
Ok, cercherò d’essere breve…I Tystnaden nascono da un’idea di Marco Di Castri (basso), Cesare Codispopti (chitarra) e Nestor Borgo (batterista, e ora nostro attuale e indispensabile Webmaster) nel 1998. Dopo aver suonato insieme in una cover band thrash metal si sono innamorati delle nuove sonorità del death metal scandinavo di band come Dark Tranquility, Amorphis, In Flames, Sentenced…e hanno deciso di provare a sperimentare qualcosa di personale, indirizzati da queste sonorità. Alla ricerca dei componenti per il progetto hanno incontrato Federico Grassi, un giovane chitarrista conosciuto per puro caso in spiaggia, il quale ha accolto con entusiasmo la proposta. Agli strumentisti si è poi unito un cantante che era una vecchia conoscenza dei tre fondatori…e questo era la prima bozza del gruppo ancora senza nome. Non so per iniziativa di chi, ma ad un certo punto, entro in gioco io, chiamata come corista da Giovanni (il nostro ex cantante), che avevo casualmente conosciuto da poco. Preciso che quando entrai nella band non avevo idea di cosa volesse dire cantare in un gruppo, o tanto meno cosa fosse il “death metal melodico”…
Con questa formazione abbiamo scelto il nome del gruppo, trovandolo in Tystnaden, e abbiamo inciso un demo di due tracce che ha avuto ottimi consensi da parte della critica. Poi però Giovanni, il cantante, e Nestor, il batterista, decisero di lasciare la band per motivi personali, indipendenti dal gruppo. E come in tutti i cambi di line-up anche noi ci siamo trovati un po’ in crisi. Abbiamo però avuto la fortuna di trovare in Alberto Lezzi, batteria, e Lorenzo Frascaroli, tastiere e growl, due splendide persone e validissimi musicisti che ci hanno spinto a ricominciare da zero, credendoci sempre più. Abbiamo così inciso nel 2003 “Fragments”, un demo autoprodotto di quattro tracce, a Roma, da Giuseppe Orlando (anche batterista dei Novembre). E, come tutte le band emergenti, abbiamo spedito il minicd alle case discografiche, tra cui la LMP, anche se tutte le sue produzioni erano decisamente diverse da quello che proponevamo noi. Dopo poco tempo Limb si è messo in contatto con noi proponendoci un contratto per una continua collaborazione. Il resto lo puoi intuire: in gennaio 2005 siamo entrati in sala di registrazione ai New Sin Studios di Luigi Stefanini (Loria, TV) per incidere il nostro primo album “Sham Of Perfection”, prodotto e pubblicato dalla Limb Music. Ed eccoci qua.

E adesso che ne dici di presentare il vostro disco di debutto ai nostri lettori? Dimmi tutto quello che vuoi a proposito di “Sham of perfection”.
Io posso dirti che, conoscendomi, è raro che mi piaccia tanto e per così tanto tempo qualcosa che ho fatto io…ed è quello che è accaduto con “Sham of perfection”! Siamo tutti rimasti entusiasti quando abbiamo ascoltato il lavoro finito per la prima volta…e lo siamo ancora adesso, ogni volta che lo ascoltiamo. Secondo me contiene dieci tracce molto varie e tutte molto valide. Ti posso dire che c’è il gusto personale di ognuno di noi, legato insieme in un unico prodotto da quella particolare magia che c’è fra noi durante la composizione dei brani.

Da che cosa deriva il nome Tystnaden e che cosa vuole rappresentare l’angelo piangente sangue in copertina?
Il nome Tystnaden deriva da un film del 1963 del regista svedese Ingmar Bergman. L’abbiamo scelto agli inizi del nostro progetto musicale perché il significato di questa parola svedese è qualcosa come “silenzio” e ci sembrava perfetto per rappresentare quello che volevamo comunicare con la nostra musica, il contrasto tra l’aggressività delle chitarre e del growl maschile e la mia voce e le mie linee melodiche, il contrasto all’interno d’ogni canzone tra pezzi tiratissimi e pezzi molto dolci e caldi, il contrasto tra quello che può comunicare la canzone e quello che dico io tramite i miei testi, il contrasto tra noi Tystnaden e gli altri gruppi a cui spesso ci hanno accomunato solo perché nella line-up c’è una ragazza…
E un altro motivo è legato alle nostre origini…ci sembrava doveroso rendere una specie d’omaggio alla nazione che ha dato i natali al genere che ci ha ispirato come musicisti agli esordi, il death metal melodico scandinavo di band come Dark Tranquillity, Amorphis, In Flames, Sentenced…Ora siamo molto diversi, molto personali ma non abbiamo mai avuto intenzione di “rinnegare” in qualche modo quello che ci ha spinto e affascinato talmente tanto da intraprendere questo viaggio.
La cover dell’album è nata dal significato che io e Travis Smith (www.seempieces.com) abbiamo dato alla nostra band e al nostro primo lavoro. È correlato al titolo “Sham of Perfection” (finzione di perfezione): per noi tutto, ogni cosa, ogni persona, ha due facce (e molte altre sfaccettature, ovvio): una è perfetta e l’altra è la sua finzione. Il cherubino da sempre è un simbolo di perfezione e quello che vedi nella cover è rappresentativo di tutte le cose del mondo. Un lato del suo viso è perfetto, come viene sempre raffigurato, l’altro è quello che la maggior parte dei pittori e degli scultori non ha mai dipinto o comunque mai voluto realizzare: l’altro è la sua finzione. Distrutto, caduto in rovina, con una lacrima di sangue che gli riga il volto…è come noi, come tutto: una parte perfetta, l’altra la sua finzione!

Purtroppo non ho avuto modo di leggere i testi dell’album: puoi descrivermi i temi principali trattati all’interno dei pezzi? Sei tu ad occupartene in prima persona oppure sono scritti con l’ausilio degli altri ragazzi?
I testi li ho scritti io, con l’aiuto di Lorenzo qualche volta. Sinceramente non saprei dirti quali sono i temi principali dei testi…non riesco a riassumerli per tematiche: sono sicuramente molto personali, e ti dirò, non tutti sono stati facili da scrivere: capita che ti ritrovi da solo, con la penna in mano, e questo foglio bianco sotto, e senti di dover scrivere anche cose difficili da affrontare, che ti comunicano qualcosa d’amaro. C’è una canzone ad esempio, ‘Pride Vs Intellect’, che parla di me: ascoltarla da una parte mi fa piacere, da una parte mi spaventa, perché mi sono messa completamente a nudo. Poi ovvio, gli altri magari non colgono quello che colgo io, ma in ogni caso tutti i testi sono molto intimi, e se anche non parlano d’esperienze personali, sono comunque filtrati dalla mia sensibilità.

Che genere d’emozioni pensate possa trasmettere il vostro disco a tutti i ragazzi che compreranno “Sham of perfection”?
Se potessi descrivere in tre parole il nostro album direi: potente, divertente ed emozionale. Ma queste sono le sensazioni che arrivano a me. Ascoltando i pareri personali di molte persone, così diversi tra loro, mi rendo conto che in questa album c’è moltissimo materiale e molte sfaccettature, e comunica diversissime sensazioni.

Come mai l’utilizzo d’alcune growl vocals affiancate al tuo cantato pulito? Chi se ne occupa?
E’ il nostro tastierista Lorenzo l’autore delle growl vocals…Io adoro il suo growl, perché è potente e allo stesso tempo riesce ad essere “pulito” e molto caldo pur essendo un growl. Agli inizi, con la vecchia line-up, era esattamente il contrario: le lead vocals erano in growl e c’erano delle linee vocali pulite affiancate, come inserti. Ma piano piano io ho cominciato a “sgomitare” prendendomi i miei spazi, facendo capire al resto del gruppo che la mia voce non avrebbe rammollito il sound della band, ma avrebbe potuto dare un valore aggiunto al sound generale, fondendo aggressività e melodia nella stessa voce. Il contrasto tra me e Lorenzo è nato in modo molto naturale, delle volte senza nemmeno il bisogno di decidere dove avrebbe dovuto cantare lui e dove io…delle volte ci meravigliamo pure noi. Sembra che siamo nati per cantare assieme!

Quali sono i gruppi che maggiormente vi hanno ispirati e quanto le vostre influenze musicali vi hanno aiutato nella stesura dei brani di “Sham of perfection”? Ascoltando il disco mi sembra che il gothic di Lacuna Coil e The Gathering sia fonte di grande ispirazione per i Tystnaden…
E invece no…guarda non sei la prima persona che ce lo fa notare ma nessuno di noi ascolta gothic o gruppi come The Gathering e Lacuna…anzi! I gruppi che ascoltiamo sono completamente diversi: si va dalla genialità dei System of a Down, all’aggressività di Slipknot e Nevermore, agli Il Nino, Killswitch Engage, per arrivare a gruppi pop e addirittura dance… siamo in sei musicisti, ognuno con la propria personalità e i propri gusti, e forse è proprio per questa notevole varietà d’ascolti e ispirazioni non assomigliano a nulla di quello che noi ascoltiamo. Però non capisco come mai ci dicano che assomigliamo ai Lacuna Coil o ai The Gathering…per me non c’è nulla che richiami a loro…a meno di una ragazza che canta, ovvio!, ma questo è un po’ riduttivo…e poi loro sono delle bellissime donne!

Quali saranno le vostre future mosse?
A lungo termine…credo la realizzazione del nostro secondo album, quindi tra un po’ cominceremo non solo a pensare alla musica ma anche alla grafica dell’album, a qualche ospite e tutte le piccole cose che ci sono dietro alla realizzazione di un full-lenght e che ti fanno capire che manca poco al giorno in cui entrerai in studio (e sono cose che io adoro!). Poi, tra le mosse del futuro più prossimo, ovviamente, continueremo a promuovere “Sham of Perfection”, con la collaborazione della Limb Music…magari con qualche piccolo tour!

Avete già pronto materiale per il prossimo album?
Sì, ci stiamo lavorando da un po’. Dopo la realizzazione dell’album come reazione molto naturale, abbiamo subito iniziato a lavorare su idee nuove, su brani un po’ più diretti e aggressivi rispetto a quelli di “Sham of Perfection”,diciamo che abbiamo qualche canzone conclusa e altre ancora in cantiere.

Come vi siete trovati a lavorare con la Limb music production e con la SPV?
Molto bene, a parte i soliti sporadici casi d’incomprensione dovuta alla lingua diversa e alla distanza. Certe cose sarebbe molto più facile e veloce risolverle con una telefonata anziché mandarsi mail in inglese. Però per noi è stata una fortuna essere contattati dalla LMP. Siamo l’unico gruppo della Limb che propone un genere un po’ diverso dai loro soliti canoni e per noi è un grande vantaggio (in generale, non rispetto alle band della nostra stessa label): se sei il centesimo gruppo con lo stesso stile forse non attiri tanto l’attenzione su di te, anche se sei bravissimo. Noi riteniamo che Limb ci consideri in modo speciale, e speriamo di non deludere le sue aspettative.

Quali sono i vostri background musicali?
A parte me e Federico (chitarra) tutti gli altri vengono da esperienze musicali in altri gruppi. Per me i Tystnaden sono stati il mio primo gruppo, e sono stati un po’ come un fulmine a ciel sereno perché prima di entrarvi a far parte ero la classica persona che alla domanda “tu che genere ascolti?” rispondevo “un po’ di tutto…”vale a dire: niente! Ora la musica fa parte prepotentemente della mia vita!

Inizierete un vero e proprio tour in Italia e magari all’estero oppure suonerete solo alcune date nel corso dell’anno? Inoltre sarete a supporto di qualche nome famoso oppure no?
Non saprei davvero rispondere a questa domanda…se non dicendoti: Magari!
Sinceramente non conosciamo ancora i piani della Limb music per quanto riguarda le date live. Ma speriamo in un tour anche piccolo che ci permetta di farci conoscere dalla gente, nel modo più bello e col contatto più diretto: spesso io mi sono innamorata di qualche band e ne ho acquistato tutta la discografia solo dopo averlo visto live!

Grazie Laura per il tempo che mi hai concesso e scusami ancora per l’inconveniente dell’altra sera. Ti rinnovo i complimentoni per il disco che mi è piaciuto molto e visto che siamo in chiusura ti lascio lo spazio per dire quello che vuoi ai nostri lettori…
Grazie a te, davvero, Daniele!
Spero di cuore che, nonostante siamo in un momento in cui la nostra proposta musicale può risultare (di facciata) inflazionata, il nostro album venga ascoltato senza riserve…e magari qualcuno, che prima aveva un po’ di pregiudizi sul genere, dirà: “Beh, non male i Tystnaden!”
In Sham of Perfection ci siamo solo noi, con tutto il nostro amore nella musica.
Grazie ancora Daniele!
Ciao ciao.

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