“Paper blood” è il nuovo album dei Royal Hunt e quale migliore occasione di questa per poter scambiare quattro parole con la mente del gruppo Andre Andersen? Buona lettura dunque!
Ciao e benvenuto su heavy-metal.it
Ciao e grazie a te per l’intervista.
Come ho scritto nella mia recensione, credo che i pezzi di “Paper blood” rappresentino un ritorno alle sonorità di “Moving Tagert” ….sei d’accordo o no?
In qualche molto l’ho fatto. Le canzoni sono più corte, colpiscono subito nel segno e non c’è nessun concept che lega i brani tra di loro…ci sono ancora alcune differenze a livello musicale tra quegli album, ma anche qualche punto in comune.
Presenta “paper blood” hai nostri lettori…
Posso sostenere che scrivere/registrare “Paper Blood” è stata un’autentica gioia: per un anno sono riuscito a concentrarmi su quelle canzoni senza preoccuparmi d’alcun tipo di scadenza…una cosa un pò inusuale per me. L’entusiasmo della band mi ha ispirato moltissimo, stimolandomi a lavorare più duramente. Abbiamo provato a cogliere la vera essenza del nome Royal Hunt – aggressivo ma anche melodico, sinfonico ma al tempo stesso “in-your-face”, canzoni orecchiabili arricchite da elaborati dettagli musicali. Tutti quanti abbiamo dato il massimo per quest’album, la batteria è incredibile, le tastiere e le chitarre sono dannatamente pesanti, le linee vocali sono molto emozionanti, la produzione è chiara e potente….e la cosa più importante: la band è assolutamente unita e non solo dal punto di vista musicale – le relazioni interpersonali vanno alla grande e lo puoi sentire chiaramente sull’album perché questo gruppo non ha mai suonato in maniera tanto energica prima d’ora!
Di che cosa parlano le nuove canzoni?
Break your chains parla a proposito della libertà di poter scegliere – di vivere la vita o di pretendere di viverla, di osare nel fare delle cose invece che sognarle, di fare il primo passo che può cambiare la tua vita e lasciare tutte le paure dietro se stessi….sicuramente un’ottima opener.
Not my kind è dedicata ad una persona che non posso sopportare. Noi tutti abbiamo avuto a che fare con quel tipo di persone che pretendono di essere un tuo amico, magari aspettandoti tutto il tempo e conquistando la tua fiducia fino a un certo giorno… e tu ti ritrovi pugnalato alle spalle. Dovrei saperlo, io sto nel music business! Oscura, un riffing pesante con ottime armonie.
Memory lane è come un viaggio colmo di nostalgia, quando stai guardando qualche vecchia foto, mentre siedi davanti al fuoco con una bottiglia di vino in mano….ricordando facce e luoghi.
Never give up è stata la prima canzone che ho scritto per quest’album. Parla a proposito di una situazione piuttosto incerta che io e Jhon stavamo vivendo tempo addietro – la band era per metà sciolta, il tour fu cancellato e noi non eravamo sicuri di toglierci questa situazione di dosso. In ogni caso la situazione si è risolta e siamo ancora qui, un anno dopo. Questa è una tipica canzone dei Royal Hunt …John canta in maniera stupefacente.
Seven days è uno sguardo/commento sarcastico sulla religione e sulla sua esplorazione. Dio ha creato il mondo in 7 giorni, promette quei sette segni prima che finisca tutto… e poi dove c’è un presentatore tv che ti da il Paradiso per un gettone del telefono, un altro “Men of Some-Other God” ti da la stessa cosa per far saltare in aria qualcuno e un altro ancora ti da il tuo Paradiso nel paradiso per vivere un Inferno sulla terra….andiamo, tutto ciò è ridicolo! Marcus fa un ottimo lavoro alla chitarra, grandioso e molto articolato.
SK983 Beh, stavo andando in Giappone (a bordo di un SAS volo SK983) per fare un paio di clinics di tastiera e volevo suonare qualcosa di nuovo, diverso dal solito materiale che propongo per questi eventi. Così fondamentalmente ho scritto l’intera cosa su un tovagliolo durante le 11 ore di volo! (un grazie all’assistente di volo Patricia per avermi portato tutto il Jack Daniels che ho voluto…ottima fonte di ispirazione).
Kiss of faith parla a proposito di un ragazzo sfortunato, cresciuto in una famiglia disfunzionale, nella parte peggiore della città. Non ha nessun mezzo, nessun futuro, solo speranze. Qualcuno di quei ragazzi può essere fortunato e rompere con questa vita fino ad ottenerne una migliore, ma hanno bisogno di una notevole dose di volontà, una notevole dose di fede. Ho dato a questa canzone un tono particolarmente “country” per renderla più simile a una favola.
Paper blood parla di come è diventata la nostra vita – l’avidità è alla base di tutto, è nelle nostre vene. Tutto e tutti sono misurati in oro…e noi siamo sempre più soliti farlo. La gente sta uccidendo altra gente per vendere i loro cuori o i polmoni. Musicalmente questa canzone è più incentrata su di un metal tradizionale.
Season’ s change rappresenta l’”aftershock” dopo una relazione andata male. Tu ci cammini intorno provando a immaginare che cosa è andato sbagliato, ma l’hai giusto fatto e non c’è nessun modo per tornare indietro. John canta in maniera incredibile su questa ballad.
Twice around the world è molto varia: ottime ritmiche, tastiere, feelings….è come viaggiare attraverso il mondo, ogni luogo ha una sua vibrazione…ma dopo aver registrato questa canzone (che è abbastanza lunga) mi sono sentito bene per come l’ho fatta…ottimo! Marcus suona il mio solo di batteria preferito su questa canzone.
Da che cosa trai ispirazione per scrivere le tue canzoni?
Traggo ispirazione da ogni cosa, da un libro, da un film, da un articolo…o da qualcosa che è accaduto a me o a qualcuno che conosco.
Qual è il significato della copertina di “Paper blood” e come mai avete scelto un titolo così anomalo per un album?
Paper blood = denaro. Su questa canzone stavamo parlando a proposito della commercializzazione delle nostre vite e in seguito abbiamo capito che il titolo suonava abbastanza forte per l’album (e la canzone stessa conteneva assai elementi caratteristici di questo nuovo disco per diventare la title track) e la copertina sottolinea perfettamente il tema.
Puoi spiegarmi il motivo per cui Jacob Kjaer ha lasciato la band? Come vi siete trovati con Marcus Jidell? Che cosa ne pensi di lui dal punto di vista umano e da quello lavorativo?
Siamo stati insieme per oltre 10 anni – così forse è stato giusto per Jacob lasciare la band, per esplorare nuove vie, per fronteggiare nuovi cambiamenti. Auguro tutto il bene possibile a Jacob Kjaer. Per quanto riguarda Marcus…le audizioni per coprire il posto vacante di chitarrista erano iniziate, e la prima audizione che la band ha fatto fu proprio a Marcus Jidell. Mi è stato raccomandato da un mio amico, un musicista svedese. Marcus è venuto nel mio studio a Copenhagen e questo è tutto. Ricordo che abbiamo avuto una buon’intesa fin da subito, la stessa che ho avuto, quando incontrai Jhon per la prima volta….un feeling giusto, confezionato su misura per i Royal Hunt. Marcus è un grande – tecnica, sentimento, ottimi suoni e gran passione per la musica, – e non di meno ha una forte personalità. Ha portato un po’ di fuoco all’interno dei RH cosa che avevo un po’ perso nel passato.
Avete intenzioni di iniziare un tour? Verrete mai a suonare in Italia? Sarei molto contento di poter vedere voi finalmente dal vivo.
Inizieremo il tour a metà settembre, e suoneremo 3 o 4 concerti in Italia! Controllate il nostro sito web www.royalhunt.com per i dettagli. I concerti saranno aggiunti molto presto.
Che cosa dobbiamo aspettarci in futuro dai Royal Hunt?
Per quest’anno un bel pò di concerti…e probabilmente un dvd. Abbiamo parlato di questa cosa per un po’ di tempo, così sembra che registreremo qualche show di questo tour per qualche futura release.
Ok, siamo in chiusura, come al solito ti lascio un piccolo spazio per dire quello che vuoi ai nostri lettori…
Ciao a tutti! Comprate il nostro nuovo album, è veramente ottimo, credetemi! E non dimenticate di venire a vedere i nostri concerti portando con voi le vostre mamme, i vostri papà, nonni e nonne….tutta la famiglia e gli amici!! Faremo casino tutti assieme!!
Saluti a tutti e ci vediamo!!!!
Grazie e ciao!!!!!!