Live Club, Trezzo sull’Adda (MI) – 07/10/2011

Grande serata al Live Club di Trezzo per tutti gli amanti del prog-power. Il concerto dei Symphony X, rientrati in Italia per presentare il nuovo “Iconoclast” dal vivo, ci permette di assistere anche agli show di due ottime band come Pagan’s Mind e DGM.
Arrivato in loco con qualche minuto di anticipo, colgo l’occasione per rifocillarmi e per ascoltare un po’ di chiacchiere “da bar” dei metal kids, su quale fosse il disco degli Helloween migliore dopo i “Keeper”, su chi ha incontrato quello e fatto la foto con quell’altro… L’aria che si respira è quella festosa ed entusiasta di chi si prepara a vivere un piacevole evento. Una buona affluenza di pubblico (per i tempi che corrono) dimostra che le band di questa serata sono molto amate dai ragazzi italiani.

DGM
Agli italianissimi DGM spetta il compito di aprire la serata. Pur avendo poco tempo a disposizione e un suono non esattamente roboante, i nostri fanno valere la propria esperienza maturata in anni di esibizioni, spesso all’estero. Sì, perché i DGM, come purtroppo accade a molte band italiane, trovano maggiori consensi fuori patria che in casa. E a torto, visto che la band da anni è autrice di ottimi dischi e altrettanto buone performance live.
Anche questa sera i DGM non si smentiscono offrendo una prestazione molto valida e assolutamente professionale. Il combo italiano è molto compatto e suona in maniera pulita i propri brani. Il pubblico presente gradisce e viene coinvolto dalla verve di Mark Basile e compagni. I DGM propongono esclusivamente i pezzi dal loro (per ora) ultimo album “FrAme”, contraddistinto da gustosi intrecci melodici e da una ritmica incalzante, come nel caso del brano di apertura dello show, Heartheache. Come già detto, davvero bravi questi ragazzi che pur in poco tempo riescono a conquistare l’approvazione dei metal kids presenti al concerto. Chiude l’esibizione il singolo Hereafter con la band che saluta il pubblico tra gli applausi.

Setlist DGM
Heartache
Enhancement
No Looking Back
… In a Movie
Brand New Blood
Hereafter

PAGAN’S MIND
Per quel che mi riguarda, i Pagan’s Mind sarebbero potuti venire tranquillamente in Italia (come nel resto d’Europa) con un tour da headliners. Poco male: tu greit band is megl de uan!
I Pagan’s Mind presentano, per la prima volta nel Bel Paese, i brani tratti dal recente “Heavenly Ecstasy”, alternati a classici del passato.
I suoni rispetto ai DGM migliorano ulteriormente e quando la band sale sul palco si scatena subito il pubblico, tanto da farmi pensare che molti ragazzi fossero lì appositamente per loro. I Pagan’s Mind sono davvero gran musicisti e praticamente sono già a pieno regime fin dai primi minuti. Apre lo show la melodica Eyes Of Fire tratta dall’ultimo disco, seguita dal nuovo singolo Intermission: il pubblico è catturato dai ragazzi norvegesi e si ritrova a cantare i nuovi brani già entrati nel cuore dei fans. La band è in gran forma e l’attenzione è catalizzata maggiormente sul frontman Nils Rue e sul chitarrista Viggo Lofstad, veri mattatori dello show. Segue l’imponente God’s Equation in cui questi musicisti danno sfoggio della loro classe. Rue è dotato di un’ugola impressionante e gli altri musicisti suonano senza sbavature tanto da sembrare di ascoltare un cd! Il concerto scivola quindi via con piacere, tra gli highlight proposti sicuramente la nuova Walk Away In Silence, e la conclusiva Through Osiris’ Eyes. I Pagan’s Mind salutano e ringraziano il generoso pubblico del Live Club, ricevendo il giusto tributo d’incitamento e di applausi.

Setlist Pagan’s Mind
Contact / Eyes Of Fire
Intermission
God’s Equation
United Alliance
Strumentale
Walk Away In Silence
Through Osiris’ Eyes

SYMPHONY X
Non è molto che i Symphony X sono passati a Milano, in occasione del Power Of Metal fest assieme ai Nevermore. Ora ritornano con uno show tutto loro per la promozione del recente “Iconoclast”. Già in sede d’intervista Michael Romeo si diceva entusiasta del nuovo album e il fatto che stasera l’abbiamo riproposto quasi interamente è segno che la band crede davvero in questo nuovo disco. Confesso che questa scelta inizialmente mi ha un po’ sorpreso, ma dopotutto è giusto vivere nel presente senza rimanere ancorati al passato artistico, come purtroppo sono soliti fare molti gruppi cosiddetti storici.
Già durante il cambio di palco il pubblico si dimostra alquanto impaziente di poter accogliere i propri beniamini, così quando la band americana si presenta on stage, il boato del Live Club esplode. I Symphony X attaccano con l’imponente title-track del menzionato ultimo album: i suoni sono da subito ottimi e potenti e i Sympnony X dal vivo sono davvero spettacolari, musicisti di prim’ordine con un frontman d’eccezione. È infatti il cantante Russell Allen a catturare da subito la scena grazie alla sua imponenza, sia fisica che vocale. Senza contare che è anche un simpatico intrattenitore, come quando scherza con un ragazzo del pubblico “reo” di bere acqua o quando solleva gli striscioni dei ragazzi delle prime file!
Come già detto, la prima parte di concerto prevede soltanto brani da “Iconoclast”, che si susseguono all’insegna della potenza e dell’impatto sonoro. I Symphony X sono una macchina ben rodata e praticamente inarrestabile: Micheal Romeo è veramente potente e al contempo pulito, sciorinando una cascata di note che non lasciano scampo. Il resto della band è tutt’altro che un mero contorno, con il tastierista Pinnella, che pur “nascosto” ai margini del palco, offre una prestazione da vero virtuoso dei tasti d’avorio, così come la sezione ritmica formata dal duo LePond-Rullo, vera spina dorsale del sound della band americana.
Tra i brani dell’ultimo disco, mi hanno impressionato favorevolmente Iconoclast, grazie al suo coro epico e possente, la catchy End Of Innocence ma soprattutto la mia preferita, When All Is Lost, sorta di ballad a tratti soave e a tratti cupa, con un Russell Allen sopra le righe. Decisamente migliore la sua prestazione rispetto allo show coi Nevermore.
Il pubblico sembra realmente gradire questi nuovi pezzi, cantano praticamente quasi tutti i cori delle canzoni. Dopo Heretic, che chiude il computo dei nuovi brani, i Symphony X propongono due classici dal passato: la devastante Inferno e l’arcinota e amatissima Of Sins And Shadows, pezzi che fanno scatenare il pubblico e che chiudono la prima parte dello show.
Dopo la consueta breve pausa, i Symphony X tornano sul palco per i bis, con tre brani tratti dal penultimo album “Paradise Lost”: apre le danze Eve Of Seduction, brano veloce e a tratti sinfonico, nel tipico stile della band, mentre chiude definitivamente lo show la tellurica Set The World Of Fire, diventata ormai una classic hit.
Applausi copiosi per i Symphony X, autori dell’ennesimo ottimo show, che, grazie anche alle band di apertura, si è rivelato come un evento imperdibile per gli amanti di certe sonorità.

Setlist Symphony X
Iconoclast
End Of Innocence
Dehumanized
Bastards Of The Machine
Electric Messiah
When All Is Lost
Children Of A Faceless God
Heretic
Inferno (Unleash The Fire)
Of Sins And Shadows
Eve Of Seduction
Serpent’s Kiss
Set The World On Fire (The Lie Of Lies)