“In This Life”… cosa chiedere di più “in questa vita” a Stan Bush oltre alle perle che ci ha regalato in tutti questi anni sia in veste di musicista che di compositore? La risposta in verità è abbastanza scontata: che non smetta.

Giunto alla decima fatica discografica a proprio nome, memore di un album (“Shine”) molto ben riuscito ma vecchio di ormai tre anni, accompagnato dal batterista Matt Laug (Slash’s Snakepit, Alice Cooper, Richard Marx, Eddie Money, Anastacia), dal bassista Lance Morrison (Alanis Morissette, Don Henley, New Radicals, Rod Stewart) e dall’amico Holger Fath che si è occupato in maniera stupefacente delle chitarre, della produzione, degli arrangiamenti e, insieme a Dirk Nagel, delle tastiere, il buon Stan piazza un colpo micidiale alle coronarie di ogni appassionato di AOR, sfornando un disco a dir poco superbo. Come restare infatti indifferenti al micidiale terzetto iniziale, alla melodicamente inarrestabile “I’ll Never Fall”, alla grintosa e allegra “I Got A Thing For You” o alla Waite-iana “I Can’t Cry”? Impossibile. Nè meno esaltanti risultano le successive tracce: la splendida “Waiting For You”, l’elettrico e più che convincente terzetto iniziato da “Long, Long Way” e meravigliosamente capitanato dall’emozionante “Over You”, la conclusiva acustica “Southern Rain” che vede la straordinaria presenza della chitarra di Rocket Richotte (David Lee Roth, Rick Springfield, Steppenwolf), suggello strepitoso di un disco imperdibile, di un altro livello, sicuramente tra i migliori del suo genere di questo primo semestre. Noi vi abbiamo avvertiti.

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