Una delle cover più brutte della storia del metal fa da biglietto da visita per “Extremely Flammable”, secondo lavoro dei Solitaire. Per quanto sia vero che l’abito non fa il monaco, devo purtroppo dire che, una volta inserito il CD nel lettore, non è che le cose migliorino di tanto.
La proposta musicale della band è uno speed metal molto aggressivo ma altrettanto monotono che deve molto ai guru del genere, primi tra tutti i grandi Exciter. Lasciata a casa l’originalità il combo finnico fornisce un disco in cui si fa fatica ad arrivare alla fine….ogni episodio , infatti, è troppo simile agli altri e per descrivere il platter basta prendere in esame un brano ed iterare la formula per dieci volte eguagliando i trentotto minuti di monotonia di fronte ai quali ci troviamo retti tutti su riffoni speed’n’thrash fatti in copia carbone e sulla voce sgraziata del singer Mika. Tempi praticamente uguali per ogni song, produzione non ottimale e riff che danno un senso di deja-vu danno il colpo di grazia ad un disco che, benchè non possa essere discusso dal punto di vista tecnico, risulta inutile se lo si legge da qualsiasi altro punto di vista.
“Extremely Flammable” è un lavoro che sicuramente non dispiacerà ai fanatici dello speed metal di vecchia scuola, ma che non aggiungerà niente di nuovo alla loro collezione. Per i neofiti del genere si consiglia di mirare altrove, tra i classici del genere, dove anche i Solitaire sono palesemente andati ad attingere.