Piuttosto longevi e determinati i Texani Seventh Rize che con Full Moon raggiungono il fatidico obiettivo del secondo album, nonostante si siano formati nel lontano 1991. Il primo album fu prodotto da Bobby Rock (Nelson, Vinnie Vincent Invasion, Hardline) e registrato negli studi di Bruce Bouillet (ex Racer X). Per questo nuovo Full Moon si sono avvalsi della collaborazione di Bruce Turgon (Foreigner). Il gruppo capitanato dal cantante di sempre Stacy Humphries propone un sano hard ‘n roll di facile presa, senza troppe pretese, decisamente lineare e con poche sbavature. L’assoluta staticità dei brani rende la nuova fatica a volte noiosa e troppo prevedibile, per carità è rock e non c’è molto da fare su questo, ma i brani sono troppo simili tra loro a volte sembra di sentire sempre la stessa canzone. Ciò non giova alla resa e presa sull’ascoltatore che lo relegherà a un mero sottofondo musicale, senza venir coinvolto dalla loro musica.
L’impatto iniziale di Full Moon è buono, efficace, anche interessante, ma andando avanti con i brani ci si stanca facilmente delle semplici melodie, ed è un peccato perchè i singoli brani considerati da soli non sono male. Ci si perde nell’insieme come se si fosse lavorato solo su ogni brano senza considerare gli altri, non riuscendo ad amalgamarli bene.
Nel complesso rimango un po’ deluso da un gruppo che però dimostra una sana voglia al divertimento, e che conosce molto bene l’aspetto live della musica. C’è bisogno di un maggior lavoro in studio, ma nemmeno troppo.

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