Muoolihc. Un nome contorto e fantasioso per un gruppo proveniente da chissàdove. Una band che fa dell’irruenza il proprio credo, al pari di gruppi come Dark Throne, cui dichiara di ispirarsi, almeno per quanto riguarda l’attitudine. “Elettrificazione” è un’unica grande traccia in cui i vari pezzi si succedono senza soluzione di continuità. Il cantato monocorde ai limiti della raucedine non è di grande aiuto in tal senso. I riff di chitarra sono il prototipo (o forse è meglio dire lo stereotipo) di quanto si può partorire in ambito metallico, nonché la dimostrazione più unica che rara di quanto tre corde siano sufficienti rispetto alle sei previste. Dovremmo allora affidarci alla batteria, che picchia, picchia ma è penalizzata oltremodo dal fatto che tutto è registrato in presa diretta e quindi ci dobbiamo accontentare. “Elettrificazione” è un lavoro che scivola via senza particolari scossoni, fra riff slayeriani, testi “contro” e ritmiche serrate. Già questi elementi sono sufficienti per intuire che la band di Nocturno Culto è decisamente lontana per quanto riguarda le atmosfere malsane e tutto il resto. Non è il caso quindi di stare a sottilizzare sul suono della batteria ovattata o del basso inesistente. Si tratta come detto di una registrazione a presa diretta, che va presa e considerata per quello che è. Qualche considerazione si potrebbe fare sull’anticapitalismo strisciante dei testi, ben evidente in versi come “il capitale è un mostro”, oppure “la fabbrica si infiltra nei nostri nervi meccanizza i pensieri e i movimenti…circuiti ipnotizzati con in mano le nostre menti imponendo usi e costumi che non sono umani”…parole sputate come slogan, che sembrano prese dal repertorio dei mitici CCCP di Lindo Ferretti, ma che risultano meno credibili persino della veste odierna filoamericana del buon Giovanni Lindo. Tutto ciò che è contenuto in questo CD è a-melodico, dissonante, fondamentalmente piatto e inespressivo, almeno per quanto mi riguarda; spiace essere così spietati perchè i suoni non sono poi tanto approssimativi e traspare un impeto di fondo tutt’altro che scontato, rispetto a quanto si trova in giro. Si potrebbe quindi dare a Cesare quel che è di Cesare, fare qualche complimento ai musicisti e buonanotte, se solo sapessimo chi sono e cosa suonano. Tutto questo è “Elettrificazione”. Se l’effetto fosse voluto o meno, bè, questo è un altro discorso.

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