Reunion. Reunion. Reunion. Questo i sostenitori dei Mr.Big chiedevano a gran voce già all\’indomani dello scioglimento avvenuto poco più di quindici anni fa. Anni passati dai componenti del gruppo a suonare e registrare album solisti, senza mai stare fermi, anche se il monicker Mr.Big ha continuato a girare, essendo una miniera d\’oro per i discografici che hanno pubblicato qualunque cosa tra raccolte e live vari. Sta di fatto che a un certo punto il gioco si è rotto in un momento decisamente ottimale: il gruppo si è riformato e sono iniziati i tour e un album dal vivo a testimonianza dei concerti. Finalmente, è la parola più appropriata, si sono messi in una stanzetta tutti e quattro facendo jam e scrivendo nuovi pezzi che messi assieme compongono What If….
L\’attesa, devo confessarlo, è stata logorante, per certi versi, con la solita domanda che assilla tutti i fan di un gruppo \”come sarà?\”.

Spettacolo. Questa è la prima parola che ho detto dopo averlo ascoltato la prima volta, e spettacolo è quello che ripeto dopo ogni ascolto. Potrà non essere innovativo, potrà non essere l\’album che sarà ricordato negli annali della musica rock. Ma What If… risulta dannatamente fresco e ispirato, riportando l\’ascoltatore ai primi lavori del gruppo. Eric Martin è come un buon vino che invecchiando esterna il suo meglio; Paul Gilbert non lesina riff e assoli da virtuoso qual è, Billy Sheehan un po\’ in disparte rispetto Gilbert riesce comunque a mettersi in mostra trovando il giusto spazio, e infine Pat Torpey preciso come sempre.
Il singolo apripista Undertow non rende giustizia appieno a tutto l\’album, ma è un buon punto di lancio. Sono convinto che What If… rende al meglio se ascoltato tutto d\’un fiato, non ci sono brani che calano l\’alto livello di questo lavoro, mantenendosi tutti ad un livello assai alto di qualità. Hard Rock di classe che rilancia al meglio il ritorno dei Mr.Big.

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