Prima di iniziare e’ opportuno chiarire subito che mi sono trovato in grande difficolta’ nel recensire questo cd. Non avevo mai sentito nulla di simile a questo album e, sebbene ora non mi possa che trovare perfettamente d’accordo con la definizione Dark Ambient Electronic per il genere di questo lavoro, all’inizio mi aspettavo di ascoltare tutt’altro. Per questo motivo gli appassionati di tali sonorita’ potrebbero trovare orribile la mia recensione( cosa di cui mi scuso), ma allo stesso tempo penso di aver fatto un buon lavoro per chi, come me, e’ nuovo a questo genere. Ed e’ proprio per loro che ho scritto questa recensione (dopo una lunga serie di faticosi ascolti).
Cercando notizie in rete ho scoperto che i Lustmord sono in realta’ composti da una sola persona, che ha al suo attivo molte partecipazioni a colonne sonore di film e videogiochi. In piu’ Brian e’ uno dei pionieri dell’elettronica in campo dark/ambient, e da 20 anni sperimenta in questo direzione.
“Zoetrope” e’ la colonna sonora (espansa e rivista) di un cortometraggio in bianco e nero di Charlie Deaux basato sulla storia di Kafka “In the penal colony” (che ammetto di non aver letto). Il film sembra essere molto darkeggiante (ci sono diverse immagini nel digipack) e da quello che ho capito tratta di un uomo imprigionato nella sua stessa mente che, una volta trovato un barlume di lucidita’,scopre un mondo di oppressione e soprattutto la terribile verita su se’ stesso, che lo aveva costretto a chiudersi nella sua mente (il tutto e’ ambientato in luoghi onirici e in una prigione con dei macchinari stranissimi ed inquietanti).
La musica su cui si basa questo lavoro e’ particolarissima, essenzialmente ci si trova di fronte a frequenze lo-fi, fischi nel vento (ovviamente sintetizzati), sussurri, gocce che cadono, rumori subacquei e, nelle tracce 9 e 10, qualche sprazzo di melodia. Il tutto e’ fortemente elettronico e fortemente alienante, e crea un’atmosfera davvero oscura e malata (nonche’ sintetica al massimo). Inolte il senso di alienazione per me e’ stato aumentato dal fatto che non trovo differenze tra un pezzo e l’altro, e se il cd fosse stato composto da un’unica traccia per me sarebbe stata la stessa cosa (a parte il brano 9, che accompagna i titoli di coda ed ha una melodia abbastanza sviluppata, ed il brano 10 che accompagna il trailer ed ha pure lui un suo costrutto melodico). Avrete capito quindi che questo non e’ assolutamente un album che si ascolta “normalmente”, ma si tratta piu’ di un “sottofondo” (non me ne vogliano gli esperti se sbaglio, questo e’ quello che ho provato durante l’ascolto), in quanto i pezzi sono un insieme di “suggestioni” piu’ che un vero e proprio brano. E’ pero’ da sottilineare come il compito di fare da sottofondo sia svolto abbastanza bene, anche se con una certa ripetitivita’ (ovviamente le atmosfere che vengono ricreate sono tutt’altro che rilassanti, non per nulla trovo che l’aggettivo migliore per descrivere questo Zoetrope sia “alienante”).
In chiusura al cd c’e’ anche un trailer del film. Beh, oltre al fatto che quel poco che si vede mi ha notevolmente incuriosito (il cortometraggio sembra qualcosa di veramente fuori di testa, decisamente inquietante e malato, ma assolutamente intrigante), questo trailer fa capire quanto tutto quello che si e’ ascoltato sia in funzione delle immagini. Qualsiasi fischio, qualsiasi frequenza o rumore ascoltato prima e’ da rivedere sotto un’altra ottica e si adatta perfettamente a cio’ che appare su schermo. Le suggestioni sonore che ascoltate da sole sembravano mancare di qualcosa assumono, grazie alle immagini, una completezza che le valorizza cento volte di piu’. Purtroppo pero’ senza immagini il disco perde molto…
Considerato tutto questo il voto che ho dato e’ dovuto al fatto che “Zoetrope” mi ha incuriosito, ma mi e’ anche risultato molto ostico, e non mi sentivo ne’ di dare un voto basso, ne’ uno alto. E’ pero’ giusto far notare che ho letto alcune recensioni di appassionati del genere (ho cercato di informarmi il piu’ possibile prima di buttare giu’ queste righe) e le ho trovate molto entusiastiche e positive. Per cui se siete degli aficionados della musica Dark Ambient Electronic prendete alla leggera queste mie parole e magari cercate qualche informazione altrove, se invece siete assolutamente a digiuno di queste sonorita’, ma vi ha incuriosito quello che ho scritto, mai come questa volta vi consiglio di dare un ascolto al cd prima di farlo vostro.

 

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