Ennesimo lavoro per i polacchi Lost Soul, rispettabile compagine giunta ormai al quarto disco della sua carriera. Trattandosi di una death metal band non è difficile capire a quale scuola appartenga il combo, quella di Behemoth, Vader e compagnia cantante tanto per intenderci.

L\’impatto delle prime due tracce del disco è di quelli che lasciano senza respiro, un po\’ come prendere un cazzotto in faccia. Una brutalità sin troppo esasperata quella dei Lost Soul resa persino fastidiosa da uno smisurato uso del blast beat. Intendiamoci, il gruppo ha uno stile ben definito e nel suo piccolo suona anche bene. Purtroppo, traccia dopo traccia, emerge una irrefrenabile voglia di dare il via al tasto skip. I brani di “Immerse In Infinity” sono estremamente piatti e non dicono assolutamente niente, mancano di dinamica e profondità, di quel qualcosa che possa far emergere la band dalla galassia di bands dedite a questo genere. Fatta eccezione per “If Dead Could Speak”, la prima traccia in cui si intravede qualcosa di diverso e di più ricercato, il resto non offre un granchè di nuovo su quanto detto in ambito di metal estremo.

Qualche altra parola la si potrebbe spendere su “Breath Of Nibiru” per l\’intro interessante e il suo incedere imprevedibile ma è l\’ennesima goccia nel mare, così come la conclusiva “Simulation” che lascia spiazzati con la lunga sequenza iniziale simil-tribale e i numerosi cambi di tempo. Nulla da dire sulla tecnica della band e sulla produzione, ma sono caratteristiche ormai comuni a centinaia di band. Per fare la differenza serve quel qualcosa in più che ahimè, i Lost Soul non hanno, neanche nei confronti di bands che si muovono sugli stessi territori (i connazionali Behemoth su tutti). Una stroncatura sarebbe decisamente ingenerosa, dopotutto il disco piacerà agli amanti del genere e se Metal Hammer lo ha eletto album del mese ad Ottobre deduco che avranno avuto motivazioni ben più valide della mia insofferenza. Meglio pensare che alla fine “Immerse In Infinity” sia soltanto finito nel lettore della persona sbagliata.

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