Dopo non essere rimasto particolarmente impressionato dall’unica loro esibizione dal vivo alla quale ho potuto assistere finora, mi sono avvicinato al demo dei lombardi D.O.C. (acronimo di “Disciples of Chaos”) con qualche perplessità: dopo diversi ascolti, pero’, devo dire che il lavoro si è rivelato piu’ interessante del previsto. Le quattro tracce che compongono “In Chaos We Trust” mostrano infatti una profondità che nel breve live set di cui sopra non era decisamente trasparsa. Il genere proposto dai nostri è un power metal dalle frequenti tinte epiche che, fortunatamente, si rifà sì alla corrente europea più recente, ma spesso anche ai veri maestri del genere (dagli Omen ai Jag Panzer). Le prime due canzoni risultano essere decisamente le meglio riuscite: “Broken Mirrors” è un brano veloce che vede un riffing abbastanza aggressivo sposarsi con un lavoro di tastiere ben congegnato, rendendo il pezzo interessante soprattutto in occasione del ritornello e degli interludi dalle melodie spiccatamente maideniane. Molto belli sia lo stacco di chitarra classica che l’assolo, a rendere ancora piu’ vario quello che è decisamente il pezzo migliore del lotto. La seguente “Changing Breed” presenta un incedere più cadenzato, pur non mancando di parti veloci: intriganti le aperture melodiche ed i cambi di atmosfera, anche se non sempre supportati da una voce sufficientemente carismatica. “Warlock Quest” esordisce con un ritmo marziale, per poi creare una buona atmosfera di urgente tensione cui non segue pero’ una adeguata risoluzione, lasciando così una certa sensazione di incompiutezza. Non impeccabili anche le melodie vocali, buona invece la prova dei chitarristi, che si dimostrano affiatati e capaci di creare momenti interessanti: sicuramente uno degli aspetti migliori del demo. La conclusiva “Lament for Lucifer” era la canzone che meno mi aveva convinto dal vivo, ed anche in studio non è purtroppo riuscita a prendermi granchè, soprattutto a causa delle vocals non troppo ben riuscite. Segnali positivi comunque vengono dal punto di vista delle idee compositive, dato che le diverse atmosfere ed i cambi di tema e tempo risultano piuttosto ben amalgamati. La produzione del demo è buona e definita, senza grosse pecche; a corredare il lavoro, infine, un artwork piuttosto curato e piacevole (occhio solo all’inglese nei ringraziamenti etc…!). Tirando le somme, “In Chaos We Trust” non è un lavoro esente da difetti, specie per quanto riguarda le melodie vocali ed a volte l’organicità dei brani, ma è comunque un demo interessante e mostra soprattutto una band che ha le potenzialità per migliorare molto in futuro. Dateci dentro, sono certo che i risultati arriveranno!

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