“Klagebilder” è la nuova fatica dei Crematory, un lavoro che si allinea con quanto fatto negli ultimi dischi, ma questa volta il cantato è tutto in lingua madre. Per chi non conoscesse i lavori precedenti la musica proposta è un gothic elettronico dal sapore teutonico (e in questo senso la lingua utilizzata ci sta molto bene) che mischia chitarroni ed elettronica quasi ebm alla stessa maniera in cui a strofe cantate in maniera grezza e sgraziata si alternano ritornelli più morbidi e ruffiani. I pezzi scorrono tutti senza problemi, anche se in particolar modo sono stato colpito dalla tamarrissima “Nie wieder” (il suo ritornello è micidiale!), dalla ruffiana “Kein liebeslied” e dalla “tunzettara” “Kaltes feuer”, mentre invece la conclusiva “Spiegel meiner seele” mi ha portato a chiedermi se non sarebbe stato meglio per “Klagebilder” finire con la traccia precedente… decisamente adeguata è poi la produzione, che contribuisce a rendere il disco “roccioso” ed energetico.

Molto altro da dire non c’è, alla fine i 50 minuti abbondanti del disco scorrono piacevolmente senza però lasciare il segno, con il risultato che “Klagebilder” risulta un lavoro sì gradevole, ma incapace di aggiungere qualcosa di nuovo a quanto già fatto dalla band (in ogni caso probabilmente piacerà agli amanti del genere).

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