Qualche anno fa mi era stato recapitato un demo dei Convergence e in apertura di recensione avevo scritto ‘questo dei Convergence è davvero un gran bel demo… che poi definire “demo” un lavoro di questo tipo è un pochino riduttivo, “Points Of View” viene infatti recensito in questa sezione solo perché è un lavoro autoprodotto, per il resto però lo si può tranquillamente accostare ad un album’. A quanto pare non sono stato il solo a pensarla così, visto che la Casket (etichetta che in realtà solitamente non apprezzo molto) ha preso questo lavoro e lo ha ripubblicato con un nuovo artwork. Non starò ora a scrivere una nuova recensione, poichè trovo sufficiente riportare quanto già scritto… Parlando delle origini della band, che inizialmente suonava death melodico, scrissi: ‘Non che in “Points of view” rimasugli di quel genere non siano presenti, chiariamo, tuttavia sono mischiati ad un metal moderno con stacchi nu, a pezzi in stile neogrunge, ad influenze elettroniche ed infine a momenti più riflessivi o più da “rock alternativo” che da metal. E per quanto questo elenco suoni disomogeneo va dato atto ai Convergence che ascoltando il disco si ha più un’impressione di “eterogeneità” che di “disomogeneità”, perchè l’ascolto fila liscio senza creare fastidio, nonostante le grosse differenze tra i pezzi. Per parlare di qualche brano in particolare, due composizioni molto buone sono l’opener “Bleed”, che offre un metal moderno e roccioso che alterna momenti più tranquilli a stacchi più furiosi, e la successiva “Strike the end”, che pure si muove su queste coordinate (come apertura di disco questi due brani sono davvero un gran bell’inizio!). Ma si possono citare anche “Always the same”, che suona più rock che metal (anche se ha delle chitarre che mi hanno fatto pensare agli In Flames) o due pezzi molto diversi come “Six feet under”, che ha dei momenti quasi gothic, o quella “Silent” completamente permeata di elettronica (non che l’elettronica non sia presente negli altri pezzi, ma solo in questo caso è l’elemento portante). Mi fermo qua, comunque sottolineo quanto la media dei pezzi sia buona, poi ovviamente qualcosa è un po’ meglio e qualcosa un po’ peggio, tuttavia il livello su cui si assestano tutte e dieci queste canzoni resta sempre piuttosto buono. Merita una nota anche la produzione, capace di rendere ancora migliori le composizioni della band, ulteriore aspetto che mostra quanto questo “Points Of View” sia qualcosa di più che un semplice demo…’.
Non credo ci sia altro da aggiungere, poichè trovo che “Points Of View” faccia ancora la sua figura (e non fatevi ingannare dal voto, so che un 3/5 nuon suona come l’8,5 assegnato al demo, ma bisogna tenere conto che la scala usata per recensire i “dischi ufficiali” è diversa da quella usata per i demo, inoltre nel frattempo abbiamo pure cambiato il sistema di votazione), attendo ora di sentire un nuovo disco per vedere l’evoluzione della band…