Questo dei Convergence è davvero un gran bel demo… che poi definire “demo” un lavoro di questo tipo è un pochino riduttivo, “Points of view” viene infatti recensito in questa sezione solo perché è un lavoro autoprodotto (lavoro autoprodotto che si appoggia alla Kick, per essere precisi), per il resto però lo si può tranquillamente accostare ad un album (contiene dieci tracce ed ha anche il libretto con i testi, oltre a fregiarsi di un artwork curato). Per chi conoscesse i lavori precedenti della band dico subito che io non avevo mai sentito i Convergence prima d’ora (nonostante siano attivi nella zona in cui vivo), tuttavia a leggere dalle note ne sono successe di cose dai tempi in cui i ragazzi suonavano del death melodico! Non che in “Points of view” rimasugli di quel genere non siano presenti, chiariamo, tuttavia sono mischiati ad un metal moderno con stacchi nu, a pezzi in stile neogrunge, ad influenze elettroniche ed infine a momenti più riflessivi o più da “rock alternativo” che da metal. E per quanto questo elenco suoni disomogeneo va dato atto ai Convergence che ascoltando il disco si ha più un’impressione di “eterogeneità” che di “disomogeneità”, perchè l’ascolto fila liscio senza creare fastidio, nonostante le grosse differenze tra i pezzi. Per parlare di qualche brano in particolare, due composizioni molto buone sono l’opener “Bleed”, che offre un metal moderno e roccioso che alterna momenti più tranquilli a stacchi più furiosi, e la successiva “Strike the end”, che pure si muove su queste coordinate (come apertura di disco questi due brani sono davvero un gran bell’inizio!). Ma si possono citare anche “Always the same”, che suona più rock che metal (anche se ha delle chitarre che mi hanno fatto pensare agli In Flames) o due pezzi molto diversi come “Six feet under”, che ha dei momenti quasi gothic, o quella “Silent” completamente permeata di elettronica (non che l’elettronica non sia presente negli altri pezzi, ma solo in questo caso è l’elemento portante). Mi fermo qua, comunque sottolineo quanto la media dei pezzi sia buona, poi ovviamente qualcosa è un po’ meglio e qualcosa un po’ peggio, tuttavia il livello su cui si assestano tutte e dieci queste canzoni resta sempre piuttosto buono. Merita una nota anche la produzione, capace di rendere ancora migliori le composizioni della band, ulteriore aspetto che mostra quanto questo “Points Of View” sia qualcosa di più che un semplice demo… Insomma, auguro davvero a questi ragazzi che qualche etichetta dia loro una possibilità, le qualità che possiedono secondo me sono evidenti. In aggiunta vi dico che da parte mia per un po’ di tempo ho ascoltato più questo demo di altri promo (e quindi dischi di gente sotto contratto) che avevo sottomano, poi voi fatevi i vostri conti…

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