Truls Haugen, il batterista della band, ci spiega come sono andate le cose con la creazione di questo “The First Chapter”, primo ed incredibile lavoro per i norvegesi Circus Maximus. Vari sono gli argomenti trattati dal laconico, ma disponibile, Truls. A voi il resoconto dell’intervista…

Ciao Truls, innanzi tutto grazie mille per questa intervista. Presenta ai lettori di Heavy-Metal.it la vostra musica e la vostra carriera artistica..
La nostra musica è una mescolanza di tutte quelle cose che ci hanno influenzato nel corso degli anni. Siamo influenzati da tantissime band e da tantissime cose, proprio per questo quello che proponiamo va dal death metal alla pop music. La nostra carriera è iniziata in modo bizzarro, da un giorno all’altro abbiamo firmato un contratto e registrato un disco, e qui siamo da oltre un anno…

Il vostro primo lavoro, “The First Chapter”, è davvero magnifico. Quanto tempo gli avete dedicato?
Grazie per i complimenti! Comunque abbiamo iniziato le registrazioni nel Giugno dello scorso anno e poi mixato il tutto a Novembre.

Con il senno di poi, cambiereste qualcosa in “The First Chapter”?
Ci sono sempre mille cose che vorresti fare in maniera diversa ma, onestamente, non so proprio cosa cambiare in questo lavoro.

Sei daccordo se ti dico che la vostra musica non mi sembra adatta per i die-hard fan del metal prog.? Credo che il vostro modo di suonare sia influenzato da molti generi…
In effetti hai ragione. Vogliamo suonare heavy ma, non per questo, rinunciare alle melodie che ci caratterizzano. Suoniamo musica per tutti i tipi di persone, non solo per i fan del progressive metal.

Dimmi che cosa ne pensi di queste band: Fates Warning, Queensrÿche, Dream Theater and TNT.
Fates Warning. Ho sentito alcune canzoni veramente cool ma non sono tra i miei gruppi preferiti. Forse dovrei comprare qualche disco in più.
Queensryche. Band grandiosa, ha composto due dei migliori album heavy di sempre, non c’è bisogno che dica quali…
Dream Theater. Una delle mie band favorite di sempre. È così evidente?
TNT. Una delle band più importanti nate in Norvegia. Ottimo gruppo, ottimi ragazzi.

La scena norvegese, come quella finnica, è attualmente una delle più produttive ed ispirate nel settore metal, pensi che queste due nazioni possano diventare dei punti di riferimento globali come l’Inghilterra agli inizi degli ’80 e gli Usa negli anni successivi?
Non lo so, però sarebbe molto interessante! Se davvero accadesse una cosa del genere, sarebbe un grande onore farne parte come Circus Maximus…

Infatti il vostro paese è famoso per la sua scena black metal. In campo heavy metal quali altre band ci sono?
È fantastico che la Norvegia si stia facendo conoscere all’estero anche per delle band che non siano necessariamente black metal, sia in campo heavy che progressive ovviamente. Abbiamo un folto numero di band proveniente da li. Al nostro stile si avvicinano i Pagans Mind e gli Illusion Suite, in campo heavy metal abbiamo Tommermenn e Griffin!

Quale è, secondo te, la nazione che vi ha tributato il maggior successo? Nel vostro paese venite ancora considerati come band underground?
Non so quale nazione ci ha premiato di più in questo senso. Le cose vanno bene un po’ dappertutto. Per quello che riguarda il nostro paese: ogni giorno che passa ci rende sempre più popolari da queste parti, ormai si è stabilizzato un ottimo fanbase qui!

Il vostro modo di comporre prevede che tutti partecipiate al songwriting oppure, che qualcuno in particolare getisca la cosa portando riff ed idee in sala prove?
Un po’ tutti siamo partecipi da questo punto di vista… però è maggiormente mio fratello, Mats, che si occupa di questo. Comunque in linea di massima scriviamo ed arrangiamo le canzoni tutti assieme.

Il vostro stile si è imposto sin dall’inizio come l’unico ed inevitabile da suonare oppure eravati tentati da altre strade musicali?
Innanzi tutto sarebbe stato sempre e comunque metal. Abbiamo iniziato a suonare cover dei Metallica e dei Megadeth e, col passare del tempo, abbiamo iniziato a suonare quello che più ci piaceva e stimolava.

“The First Chapter” è mixato da Tommy Hansen (Helloween, Pretty Maids, Wuthering Heights), come lo avete conosciuto?
È stato il nostro manager, Intromental, che ci ha messo in contatto con lui. È una persona fantastica e sa davvero come tirar fuori il meglio da ogni album. A real soundguru..

Ho sentito parlare di un’edizione limitata del vostro lavoro in cui compare una bonus track intitolata “Imperial Destruction”. Di cosa si tratta esattamente?
Non è una vera e propria edizione limitata di “The First Chapter”. È solo la versione americana del disco che contiene, in più, la canzone che tu stesso hai citato.

Ok, siamo alla fine. Grazie per avermi concesso questa intervista..
Piacere mio..

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