Torna l’ex Savatage Zachary Stevens con un album pesantemente ispirato dal fenomeno editoriale di Dan Brown, “Il Codice Da Vinci”. Torna, dunque, il progetto Circle II Circle e l’heavy metal che ne caratterizza la carriera discografica, fatto di melodie potenti e raffinate.
Costruito in gran parte sull’utilizzo dei tempi medi, “Burden Of Truth” raccoglie al proprio interno una manciata di brani incredibili, a partire dall’accoppiata “Revelations” – ”The Black”, le uniche due fra l’altro ad essere presentate nella propria interezza nel promo, “A Matter Of Time”, dal refrain magnetico e la stessa title track, esempio di classe ed esperienza raffinata. Un leit motiv, questo, che non sempre viene rispettato all’interno di “Burden Of Truth” e che quindi ne mina le fondamenta dall’interno, andando a ridimensionare un potenziale album capolavoro.
Resta l’ammirazione incondizionata per la splendida voce del grande Stevens, ancora una vola sconvolgente per interpretazione ed inventiva, e per una band che, persi gran parte dei propri effettivi al seguito dell’ex collega Jon Oliva, è riuscita comunque ad incidere un disco di heavy metal davvero apprezzabile. Decisamente lontano ma non indifferente alla carriera dei Savatage, “Burden Of Thruth” costruisce gran parte del proprio successo sul lavoro encomiabile della coppia d’asce Lee/ Christopher e su quello del proprio leader, al quale si può muovere la pesante critica di non essere stato sempre all’altezza in fase di songwriting.

Per il resto, il nuovo disco dei Circle II Circle segna un passaggio importante nella carriera discografica della band, dalla quale ora ci aspettiamo il vero sigillo definitivo.

A proposito dell'autore

Post correlati