Uscito agli inizi dell’anno fa sempre piacere imbattersi nel recensire un album, seppur in discreto ritardo, che si puo’ tranquillamente considerare come un lavoro di sano e splendido leggero hard rock.
Nati nel lontano 1986 i Bad Habit parenti non troppo lontani nel suono di band come Journey e Boston, arrivano con questo nuovo capitolo
intitolato “Atmosphere” dove piacevoli trame musicali arricchite da una sana dose di melodia, in cui chitarre e voce, rock ed energia si fondono in un’unica amalgama, rendono piacevole l’intero ascolto dell’album. Ben conosciuti in scandinavia, questi ragazzi un po’ cresciuti, sfoggiano una buona prestazione sonora, facendo meglio quello che sanno fare, suonare come una grande band.
Grande classe quindi con arrangiamenti curati nei minimi dettagli, anche se forse manca quella cattiveria che forse li avrebbe resi ancora piu’ avvincenti. Splendide comunque rimangono tracce come “Words Are Not Enough ”, “Fantasy” fra le piu’ innovative del lotto e “Break The Silence” tra le piu’ potenti oltre l’immancabile ballad “Angel Of Mine” a sua volta arricchite da quella giusta vena progressive che non guasta mai a rendere ancor di piu’ i suoni personali.
Tutto l’album in verita’ scorre su binari sopra la piena sufficienza, grazie anche alla bellissima voce pulita di Bax Fehling e al lavoro certosino di Hal Marabel alle chitarre vera anima della band.
Niente metal quindi, ma un sano disco AOR, pieno di valore, grazie a questa musica che li ha resi una buona band rispettosa delle loro origini. Consigliato soprattuttoagli amanti del genere .