Bella sorpresa questo “Souvenirs D’un Autre Monde”, un disco capace di colpirmi e di continuare ad affascinarmi anche dopo numerosi ascolti! Neige, l’artista che sta dietro a questo progetto, ha realizzato un album dolce e nostalgico, che si colloca a metà strada tra i My Bloody Valentine e certe cose dei Sigur Ròs o dei The Album Leaf. I sei brani contenuti sono tutti molto lunghi, ma questo shoegaze/alternative semplice, rilassato e sentito è davvero riuscito e fluisce affascinando e senza stancare mai, cosa che tante band alternative focalizzate su questo genere non riescono a fare. E’ incredibile come questa impresa sia stata compiuta da un artista che, stando alle note allegate al promo, ha un passato nel black metal! Tanto quel genere è infatti freddo e negativo, quanto qua i pezzi sono permeati da una sensazione di calore e positività (“il trionfo della primavera sull’inverno” è l’appropriata descrizione che la Prophecy dà al disco). “Souvenirs D’un Autre Monde” è, tra l’altro, un titolo adattissimo a questo lavoro, ascoltandolo sembra infatti di percepire dei ricordi piacevoli e nostalgici (ma mai tristi) di un qualche altro mondo felice, tanto che Neige ha dichiarato che è proprio questo lo scopo della musica degli Alcest, che vuole descrivere un legame con un mondo gioioso ed arcano con cui lui si sente in contatto sin da bambino, un mondo che gli provoca sensazioni così vivide da sembrargli qualcosa di più che un prodotto della sua immaginazione.

Insomma, se non vi dispiacciono i brani delicati che riscaldano con la loro dolcezza appena velata di nostalgia e con le loro atmosfere che riportano all’infanzia e all’innocenza, allora “Souvenirs D’un Autre Monde” è il disco che stavate aspettando e, anche se l’artista che sta dietro agli Alcest si è ormai allontanato dal suo passato metal, credetemi, visti i risultati posso affermare che la sua evoluzione è stata buona anche senza conoscere i vecchi dischi. Consigliato.

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