Direttamente dal lontano oriente arriva l’esordio degli Sliter, quartetto nipponico che riversa in questo “Think Other Wise” tutta la propria voglia di emergere. La registrazione e la produzione non si può definire eccelsa ma come sempre capita per gli esordi il borsellino è piuttosto vuoto e ci si deve accontentare. Diciamo che nonostante sia un album ufficiale sembra più un demo molto ben fatto.
Dalla biografia leggo che i quattro propongono un “Heavy Metal con lievi influenze… dal thrash al progressive, dal death al japan-rock”. Non so cosa si intenda esattamente per japan rock dato che conosco poco o niente la scena musicale nipponica se non per l’ottimo gruppo dei B’z, ma per quel che riguarda gli stili segnalati mi posso pur trovare d’accordo se aggiungiamo anche una buona fetta di predominante punk.
La commistione è veramente particolare e personalmente mal riuscita. Devo però constatare che questo non è il difetto principale che traspare dalle otto tracce; i difetti più evidenti risiedono piuttosto nel pessimo cantato di You Adachi e dai pessimi soli di chitarra, veramente banali e al limite del scolastico.
I riff sono ascoltabili quando rockeggianti, meno quando pretendono di suonare thrash se non death. Decisamente poco.
Il gruppo deve sicuramente lavorare sodo in sede compositiva e solistica, ma se lo farà potrebbe rendere di più. Credo che se si concentrassero più su uno, o al massimo due stili, renderebbero molto meglio che mischiarne in sovrabbondanza. Per ora rimandati.