Intervista a Satyr, Satyricon – Milano, 22/9/08

Io e un’altra ragazza di Negatron ci apprestiamo a intervistare di corsa un Satyr che arriva con mezz’ora di ritardo e deve già scappare…. Però invece che restringere le risposte si perde in una marea di parole, un po’ troppo convinto di sé, ma ad ogni modo disponibile.

Ciao! Sono di Heavy-Metal.it, una webzine.
Ah sì, abbiamo la stessa cosa anche in Norvegia, sarebbe Heavy-Metal.no, quindi…

Ah forte, allora sarà molto simile, a parte la lingua!
Eh proprio! [ride]

Ieri sera c’è stata una festa qui.
Sì, solo una cosa piccola che stiamo facendo, ho detto alla Roadrunner che non voglio fare un tour di conferenze stampa, girando per l’Italia, Irlanda, Francia, Svezia, Germania Giappone, [e basta]. Alla sera dopo che ho finito con le riunioni, le interviste, con i vari rappresentanti e cose del genere, invece che sedermi a far niente perché non organizziamo delle Listening Party. Non è che dev’essere un grande circo del cazzo, o qualcosa del genere. Basta far suonare il disco e le persone arrivano e lo ascoltano. Sai, noi lo facciamo, stiamo in giro, a disposizione. Così almeno la gente si fa un’idea dell’album, e alcuni di loro vogliono solo farsi autografare del materiale, cose così, quindi è più come un servizio, e personalmente mi piace.

È andata bene ieri sera? Tanta gente?
Sì, ma come ho detto non si tratta di fare un grande circo, è solo una cosa piccola, molto informale e rilassata.

Certo. Il tuo nuovo album, The Age Of Nero: mi parli un po’ del titolo? Perché lo hai scelto?
Sì, noi viviamo nell’era dell’oscurità, del nero. Credo che se dai un’occhiata al mondo in cui viviamo, abbiamo guerra in Europa, Asia, America, Africa. Abbiamo disastri naturali, uragani, tsunami, viviamo su un pianeta che si sta sfaldando, è in ginocchio. E per me come artista, l’ispirazione mi arriva da dentro, ma il mio interiore è influenzato da ciò che vedo intorno a me. E quello che vedo è il mondo che sta finendo. Non oggi, non domani, non il prossimo anno o l’anno ancora dopo, ma forse tra 50 anni, 100 anni, qualcosa del genere.
Ci sarà un enorme cambiamento che accadrà, ed è sovrastante la sensazione che ho, è molto forte, e per me è anche l’atteggiamento di quest’album. Inoltre c’è anche un qualche collegamento con l’impero romano. Era la civiltà più potente al mondo al tempo, e sotto Nerone era in ginocchio.

Sì lui ha bruciato la sua città.
E allo stesso modo noi stiamo bruciando il nostro stesso pianeta. Quindi, ci vedo anche una metafora.

Vero, vero. Ho letto che lo stile è tornato più pesante, come Now Diabolical, ma anche come i primi dischi. E’ vero? Che direzione avete preso?
Non so cosa intendi per pesante come i primi dischi, perché a mio avviso siamo diventati molto più pesanti negli ultimi 7-8 anni, di quanto lo fossimo all’inizio. All’inizio avevamo molta chitarra acustica, flauti….

Sì è vero.
Quello che facciamo oggi è molto più aggressivo. L’album più brutale che abbiamo mai fatto è stato Rebel Extravaganza, un album che macinava, e per me è stato come una dichiarazione. Perché le band che vedevo attorno a me stavano tutte suonando in questo stile gotico, che odiavo. Dal profondo del cuore, io odio qualsiasi cosa sia gotica. Vampiri e lattice. Odio qualsiasi cosa abbia a che fare col gotico. Sono cresciuto ascoltando le band che mi presentavano i miei cugini più grandi, quindi Black Sabbath, Led Zeppelin, Deep Purple, cose del genere, quindi per me questa scena di vampiri è ridicola e non ha la minima sostanza. E Satyricon è sempre stata una band che cercava di andare avanti, costantemente. Cose del tipo, ok dobbiamo essere sicuri di mantenere la nostra identità, [non ci toccano], perché la nostra identità è talmente parte sostanziale di ciò che facciamo, che non dobbiamo cercarla, c’è sempre. Sai i Grammy Awards? Noi abbiamo vinto il Grammy regionale e io stavo parlando con un tizio della giuria, nel 2007, e lui ha detto che Satyricon non era mai stata considerata per il Grammy nel 2007, perché nel 2007 non avevamo fatto uscire alcun disco, e stava seduto nella giuria metal e doveva ascoltare 75 dischi metal, e mi ha detto: sai cosa odio di più? Che sembrano tutti uguali. Anche se un gruppo non mi piace, se però almeno hanno una loro identità, allora li rispetto. E poi mi ha detto che è proprio questo che apprezza di gruppi come Satyricon e Mayhem, che puoi immediatamente capire che si tratta di Satyricon o di Mayhem. E questo per me è stato un grande complimento. Infatti come band cerchi in tutti i modi di avere un tuo sound unico, un’identità. Pertanto io ritengo che se anche i Satyricon facessero del Blues, ci sono cose che io e Frost facciamo, che hanno talmente tanto impatto sul nostro stile e sulla nostra personalità, che sarebbe sempre Satyricon, qualsiasi cosa facciamo. E credo che è la nostra forte identità che fa sì che possiamo anche fare un po’ di spettacolo, di mondanità. Un po’ come una casa, con fondamenta grandi e solide, che ci dà l’opportunità di fare grandi mosse, perché le fondamenta sono solide. Ma un gruppo che non ha un’identità forte, allora se loro fanno una mossa, vedi che tutto cambia, si trasforma in qualcosa di diverso. I Satyricon non sono mai bianco o nero, stanno sempre in movimento. Certe band quando fanno qualcosa di drastico ti chiedi, cos’è successo! Cos’hanno fatto?! ….perchè forse non hanno un’identità forte come quella dei Satyricon. Con Satyricon la nostra identità è così forte che possiamo permetterci di progredire senza preoccuparci che la nostra identità possa venire compromessa.

Certo.
E questa è una bella sensazione, perché sai noi vogliamo essere in una posizione dove possiamo divertirci noi. Per quanto apprezziamo il feedback che riceviamo da altre persone, e siamo contenti di sentire che alle persone piace la nostra musica, tuttavia alla fine uno fa musica per se stesso. Quindi se noi non ci divertiamo, non ha scopo. Se a noi non piace, possiamo smettere di fare ciò che facciamo. Stiamo sempre cercando nuovi modi per renderla [la musica] piacevole per noi stessi.

Parlavi di identità. A causa della tua evoluzione musicale siete stati accusati dai veri blackster di essere dei sell-out. Credi che ci siano altri gruppi di black metal che hanno avuto il coraggio di cambiare senza [essere accusati di] sell-out?
Beh sai io molte volte trovo che le persone basano le loro opinioni sulle opinioni di poche altri individui. Prima oggi, ho fatto un’intervista in cui qualcuno ha detto che la gente ritiene il nostro migliore album essere Nemesis Divina, e [ci ha chiesto] come potremo mai superarlo, e se è una sensazione difficile quando tutti ci chiedono di fare qualcosa di meglio rispetto a Nemesis Divina. Io ho risposto, indovina un po’? Ogni giorno quando parlo coi fan incontro gente che dice il contrario. Dice, non mi piace la vostra roba vecchia, mi piacciono Volcano e Now Diabolical. E poi la gente mi dice come ti senti per il fatto che alle persone piacciono solo i lavori vecchi e io dico: voi e i vostri amici forse la pensate così ma io incontro sempre persone dall’Italia, dalla Germania, Inghilterra, Svezia, Estonia, Russia, America, Sud Africa, e alcuni mi dicono che piace solo Dark Medieval Times e Shadowthrone altri dicono che odiano Shadowthrone e amano Now Diabolical. Quindi, voglio dire, cosa posso rispondere? La mia conclusione è, come dico sempre ai membri della band, di non ascoltare le persone che ci circondano. Perché le opinioni sono troppo divise. Incontro persone che mi parlano di The Age Of Nero, ora io penso che questo album abbia la propria identità e il proprio carattere, e che non possa essere paragonato ad altri album: The Age Of Nero è semplicemente The Age Of Nero. Ma incontro persone che mi dicono, assomiglia a Volcano, assomiglia a Now Diabolical, suona come i primi dischi, quindi io…. vabbè come volete. Hanno tutti opinioni così divergenti e pensano che la loro sia quella di tutti. Sorpresa! Non è così.
Se io ascoltassi tutto ciò che mi viene detto, sarei totalmente confuso! [ride]

Perché avete cambiato la vostra immagine rispetto ai primi tempi? Anche fisicamente?
Beh non ti pare che abbia senso per una band che esiste da 16 anni fare dei passi, voglio dire, se guardi qualsiasi band nella sua storia, nessuna ha fatto la stessa cosa per 16 anni, e alle band che invece hanno fatto così, gioca contro. Io amo gli AC/DC, ma a tanti non piacciono perché non cambiano mai, non si evolvono mai, è sempre la stessa cosa, ancora e ancora e ancora….

Quindi hai portato anche la vostra immagine a seguire l’evoluzione.
Sì, per me è naturale che una band abbia una qualche immagine, io sto sempre a pensare ah potremmo fare questo, o quello, per l’immagine. Facciamo un album e cerchiamo di avere una specie di presentazione anche visiva dell’album, che complementi la musica.

Certo, ha senso. Ora che state viaggiando e siete in tour tu e Frost, pensi di mettere qualcuno di stabile nella band, un nuovo elemento, oppure pensate di usare sempre ospiti live?
Beh noi non li vediamo propriamente come ospiti live, per noi il line-up dei tour innanzitutto sono sempre le stesse persone, e non li consideriamo musicisti da sessione, loro sono membri di Satyricon. I nostri album sono essenzialmente Frost e io, ma in una situazione live, siamo sei persone, e quelle sei persone sono fattori estremamente importanti nel trasmettere il sound, lo spirito, e la missione dei Satyricon al mondo esterno, tuttavia semplicemente succede che quando incidiamo un disco io e Frost abbiamo una chimica speciale tra noi che funziona bene, e quando altre persone si mettono in mezzo non funziona più. Quindi cerchiamo di creare gli album solo io e lui.

Parlando di qualcos’altro, so che hai avuto dei problemi con la casa discografica a causa del music downloading. Come vanno ora le cose?
Beh in generale tutte le etichette sono condizionate dal fatto che la gente non intende pagare per i dischi, e a me pare completamente folle, che siamo arrivati a questo punto, perché la maggior parte delle persone capisce che quando entri in un negozio, prendi una cosa dal negozio, e esci senza pagare, stai rubando. Le persone capiscono che hanno appena rubato qualcosa. Ma se prendono un album e non lo pagano, non si sentono come se stessero rubando, pensano di poterlo fare, si sentono a posto, e io mi penso, ecco, con questa realtà io devo chiedere a molti di sponsorizzarci, sponsorizzare qualcosa che facciamo, sponsorizzare il tour. E perché credi dobbiamo fare una cosa del genere? Perché le persone non ci stanno pagando gli album e dobbiamo cercare altre maniere per far soldi. Certo, fare soldi. Io non vorrei che le cose stessero così ma è necessario sopravvivere.
Non abbiamo mai fatto questo mestiere per soldi ma ora non ci divertiamo più, si lavora e nessuno ci paga per niente di ciò che facciamo ormai. Quindi sono i fan che hanno scelto questo, loro stessi. Io continuo a pagare per i dischi e per me è una questione di principio. Pago per gli album perché so che chi ha fatto l’album ci ha impegnato moltissimo lavoro, e non ho mai rubato nei negozi, quindi non rubo nemmeno la musica.

Ma forse molti fan non hanno i soldi per comprare i dischi….
Beh se non hai i soldi per un CD problema tuo. Vale lo stesso discorso per la Ferrari: se non ti puoi permettere una Ferrari non puoi nemmeno rubarla. E’ uguale. E non lo capisce nessuno.

Sì sì, lo confesso! Allora, quand’è che vieni in Italia?
Saremo in tour nei mesi di novembre e dicembre e saremo a Milano il 2/12 e a Roma il 3/12. Sarà uno delle punti chiave del tour, venire in Italia. Verrete al concerto?

Speriamo proprio di sì ! [ridiamo]
Grazie, ci sono molte altre cose che avrei voluto chiederti sul Black Metal, ma non abbiamo il tempo.
Grazie a voi lo stesso.

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