Provenienti dalla Slovacchia, i Nomenmortis hanno una storia movimentata alle spalle: sono attivi da ben 11 anni, o almeno vengono tenuti in piedi dal loro leader e cantante Martin visti i moltissimi cambi di lineup, ma hanno una ridottissima discografia, principalmente demo, e soprattutto non hanno avuto uscite ufficiali dal 1994 al 2000.
A parte questa piccola divagazione sulla loro storia, il combo slovacco propone un brutal death veramente feroce e distruttivo ma anche abbastanza tecnico. Le loro canzoni costituiscono un vero e proprio muro sonoro enfatizzato da suoni molto pieni di bassi e accordature di un tono sotto. I testi, molto lunghi e con un loro preciso significato (ma quanto ci avrà messo a scriverli il buon Martin?), sono, ironicamente parlando, quasi inutili visto che il growl veramente malato di Martin rende totalmente incomprensibili le lyrics.
La copertina dell’album non è proprio bellissima, ma dietro a questo brutto biglietto da visita si nasconde una band molto potente, capace di eseguire ritmi serrati come si puo’ ascoltare in canzoni come “Steel Wind Symphony” e “Mitgefangen, Mitgefangen (Neckbreaking Consequences)”.
Ma la pecca di questo gruppo è il ripetersi continuamente, e ho dovuto fermarmi a piu’ riprese per ascoltarlo tutto e meglio. E ancora adesso, mentre sto scrivendo, mi fa da colonna sonora e ne approfitto per riascoltare le canzoni piu’ significative che sono, oltre a quelle già citate, le furiose “On Silent Waves Of Terror” e “De/ad/generation Of The Millennium Hysteria”.
Sono presenti anche due brevi strumentali: “On Silent Waves Of Terror” il classico intro, con un arpeggio acustico melodico e malinconico, e l’altrettanto atmosferico “Last Down Of The Cursed”.
A conclusione del cd troviamo due songs,”Something Almost Buried” e “Tedd Deireadh”, che sono risalenti al cd da loro registrato nel 2000 e qui riproposte in una nuova versione, e una cover dei Kataklysm, “The Awakener”.
Concludendo, consiglierei ai fan del genere di dargli possibilmente un ascolto, di sicuro non rimarranno delusi.

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