Dopo il successo riscontrato con il precedente “Testimony”, Neal Morse (ex-frontman dei prog rockers Spock’s Beard) torna sul mercato con la sua nuova creazione: “One”.
Ma vediamo cos’ha detto Neal durante la nostra piacevole, seppur breve, chiacchierata..
Prima di tutto complimenti per il tuo nuovo album “One”, un lavoro decisamente interessante e coinvolgente, forse anche più del precedente (anche se pur differente) “Testimony”, che mi ha letteralmente conquistato.. dunque, dove trovi l’ispirazione per scrivere la tua musica?
Bè accade così, casualmente.. per esempio: questa mattina mi ero appena svegliato, e mentre ero ancora sotto alle coperte mezzo sonnecchiante ho scritto un verso per una canzone sulla quale stò lavorando da un po’.. prendo spunto anche da idee nate casualmente.. piccoli motivetti e melodie; poi arriva il momento importante che è quello di riorganizzare il tutto in una composizione che abbia senso e devo dire che Mike e Randy mi hanno aiutato molto durante quest’importantissima fase compositiva.
E’ stata quindi differente la fase compositiva di “One” rispetto a quella di “Testimony”?
Sì. In “Testimony” avevo scritto l’intero album; Mike e gli altri si erano “limitati” solo a registrarlo.
Questa volta invece abbiamo utilizzato un approccio a-la-Transatlantic (nota personale a loro proposito: compratevi “Bridge Across Forever”): ci siamo riuniti più e più volte per scrivere, riscrivere, provare e riprovare tantissimo il materiale composto.
Adoro lavorare in questo modo.. è una maniera grazie alla quale se trovi qualcosa che non va puoi scrivere e riscrivere fino a trovare assieme agli altri esattamente ciò che stavi cercando di creare; è decisamente il modo più eccitante e spontaneo di lavorare.
Quali sono le differenze (musicalmente parlando) tra “One” e “Testimony”? Forse la componente sinfonica meno accentuata? (elemento più che importante nel precedente album)
“One” è un po’ più pesante. Principalmente per il suono delle chitarre, ma la natura collaborativa ha cambiato un po’ tutto dando al suono dell’album un tocco più da band che da disco solista.
Com’è collaborare con l’incredibile Mike Portnoy?
Incredibile!! E’ estremamente.. non saprei.. lascia a bocca aperta! E’ fantastico lavorare con Mike; quando si sedeva dietro alle pelli era il momento durante il quale noi tutti ci sedevamo e lo stavamo ad ascoltare sbalorditi!
Ed (sempre a proposito di “Iron Mike”) oltre a registrare ti ha anche aiutato a scrivere i testi delle canzoni?
“Oh yeah.”
Tocchiamo un tasto dolente: Spock’s Beard.. è stata difficile prendere la decisione di lasciare il tuo (ex-)gruppo?
Sì. E’ stata la decisione più importante e difficile che io abbia mai affrontato. C’erano così tante persone alle quali ero affezionato, le loro famiglie.. sì, molto difficile.
Ti tieni comunque in contatto con i ragazzi degli Spock’s Beard?
Si, infatti andrò a sentire suonare mio fratello Al questo sabato.
Credi che continueranno ad andare avanti anche senza di te?
Penso che ce la faranno benissimo. Il loro ultimo album è molto bello e da ciò che ho sentito anche il nuovo non dovrebbe deludere.
Dimmi cinque cose che vorresti e/o che non vorresti fare se potessi cambiare il tuo passato
Cinque cose? Solo cinque? eheh
Non avrei voluto sprecare così tanto tempo preoccupandomi di costruire il mio passato.
Non avrei mai voluto iniziare a bere e fumare.
Avrei voluto passare più tempo con la mia famiglia anzichè gozzovigliare tra feste e party..
Penso che sia tutto, non ho altri rimpianti sul passato.
I fans italiani non possono più aspettare per vederti dal vivo, quanto ancora dovremo aspettare per assistere ad un tuo concerto nel “belpaese”? E cosa dovremo aspettarci da un concerto di Neal Morse?
Non lo so proprio. Spero tanto di venire fin lì ed accontentarvi, lo farei con gioia, ma il fatto è che non ho mai ricevuto delle buone offerte.
Se potessi scegliere una band con la quale andare in tour e quindi suonarci assieme anche dal vivo, chi sceglieresti?
“The Beatles”.
Cambiamo decisamente argomento: cosa ne pensi di questa stupidissima guerra guidata dall’ipocrisia contro l’Iraq? Secondo te è corretto/è stato corretto il comportamento d G.Bush?
Cerco di stare fuori il più possibile dalla politica, ma posso dire che se penso a tutto quello che è successo e sta succedendo mi si riempie il cuore di odio e rabbia, cosa che non aiuta nessuno. Gesù dice che abbiamo bisogno di amare i nostri nemici, i nostri fratelli e le nostre sorelle… E QUINDI ANCHE GEORGE BUSH!
Bè Neal, grazie della piacevole chiacchierata, è stato un onore ed un grande piacere!
Grazie a te e grazie a tutti i fans!