‘Callous Kagathos’ è uscito originariamente nel 2006 sotto Empire Records e rappresenta il secondo lavoro ufficiale dei Naumachia. Oggi il CD in questione viene ristampato dalla Metal Mind e distribuito su scala mondiale dopo il buon successo del prodotto in campo underground.

La band propone un black death molto violento e aggressivo, che predilige soluzioni spesso anche inaspettate e particolari (‘Speculus Mundi’ è l’episodio più rappresentativo in questo senso) e non disdegna pesanti influenze atmosferiche. La produzione del prodotto è ottima e conferma ancora una volta la famigerata qualità degli Herz Studio (Vader, Decapitated). Sul versante delle singole composizioni i Naumachia dimostrano di possedere tutte le carte in regola per ritagliarsi un posto importante nel proprio settore di appartenenza, davvero bravi nel costruire ad arte soluzioni dinamiche, violente e d’impatto. Anche la componente melodica non sfugge al raggio d’azione dei nostri e soprattutto in fase solista lascia un marchio indelebile sul prodotto in esame. Canzoni come ‘Sanguine Harvest’, infatti, attestano alla compagine polacca delle qualità notevoli e subito ravvisabili, mentre altri episodi come la stravagante e successiva ‘Minimum Fatal Dose’ permettono ai Naumachia di espandere e rimodellare i confini della propria proposta musicale. Chiude l’opera la bonus track ‘Deadly Threshold’, interamente cantata in clean (e male) dalla guest Monika Urlik e dal bravo Lukas Smolinski. Per concludere, ‘Callous Kagathos’ rappresenta un prodotto davvero interessante e personale, in cui i confini del black death sono costantemente elusi in favore di una proposta innovativa e al passo coi tempi.

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