Il 1998 vede la nascita dei Love Forsaken, band bellunese dedita ad un death metal molto tecnico che tende ad unire insieme le sonorità estreme tipiche del genere con altre più sperimentali e progressive. Dopo diversi cambi di formazione e la produzione di tre demo, i Love Forsaken raggiungono il traguardo del primo full-lenght, completamente autoprodotto, dal titolo “Sex, war & prayers”. Supportati da una registrazione ottima, i bellunesi ci regalano nove canzoni ricche d’intricatissimi arrangiamenti, riff ultra pesanti e una sezione ritmica piuttosto varia che permette ai pezzi di decollare e di farsi interessanti man mano che si prosegue nell’ascolto del disco. La presenza delle tastiere porta il gruppo verso sonorità oscure e molto spesso i brani assumono connotati piuttosto tenebrosi e cupi come capita nell’opener “Diamonds Rain” e nella veloce “Words to the wind”, forse il brano più sperimentale in assoluto di “Sex, war & prayers”. Uno dei migliori episodi si rivela la successiva “Lighfull Experience” che tra continui cambi di tempo, che alternano parti cadenzate a parti più veloci al limite del black, colpisce in faccia più duro di un pugno con Danny dietro al microfono autore di growls assolutamente fantastiche. Dopo un oscuro intro esplode “Love Forsaken”, brano che non convince appieno, ma che apre la strada alla successiva “Beyond”, che si rivela molto interessante grazie al “taglio” tipicamente claustrofobico che i bellunesi riescono a conferire al pezzo. Il finale del disco è in continuo crescendo e le restanti “Education” e “Omnibus” si svelano due autentiche mazzate, con partiture di chitarra tecnicamente difficili e ancora una volta una sezione ritmica che sa il fatto suo. Complimenti davvero ai Love Forsaken, che sono stati capaci di presentarsi al grande pubblico con un album davvero ben fatto e che sicuramente riuscirà a far parlare di sé. In questi quaranta minuti i bellunesi riescono a creare canzoni dove melodia e potenza, tecnica e velocità riescono a fondersi in maniera interessante.