Un colpo di fucile a pompa come apertura, un colpo di fucile come simbolo di quello che i Listeria vogliono essere per l’ascoltatore. E le promesse vengono assolutamente mantenute, se non ci credete ascoltatevi i due minuti e trentotto secondi di “Don’t believe” per togliervi ogni dubbio. Un concentrato di melodia, energia e ritmo come raramente si sentono, una canzone che se fatta da qualche gruppo famoso e blasonato sarebbe, credo, già additata da molti come “capolavoro”. Eppure i Listeria, nonostante i numerosi anni di attività (si sono formati nei primi anni ’90), i tre demo prodotti, la partecipazione a diversi concorsi e compilation con alcuni dei loro brani e soprattutto la partecipazione come opener ai Gamma Ray e agli Edguy nel 1999, continuano ad essere nel limbo underground italiano. Non che questo sia un male in assoluto, ma meriterebbero sicuramente molto più la scena di decine di gruppi tutti uguali e senza un grammo di personalità. Personalità che invece ai Listeria non manca affatto, come “Delight” e “Action” dimostrano (specialmente il secondo che è di nuovo un grandissimo pezzo). Quello che il gruppo parmigiano propone è infatti un heavy metal tirato ed energico, ma senza dimenticare la melodia. L’energica voce di Witto si destreggia perfettamente sulle loro linee melodiche, mentre il lavoro alle chitarre eseguito da Ciano e Gigio è quanto di più buono si possa fare. Sovrapposizioni, intrecci, riff granitici e assoli al fulmicotone sono il loro biglietto da visita. Senza ovviamente dimenticare la parte ritmica, che si rende protagonista nella velocissima e incalzante “Rock is my DJ”, con un tappeto di batteria e basso che non dà davvero mai tregua. Chiude il disco “Little Star”, canzone che invece rompe il ritmo granitico e incalzante della precedente con pause, stop, ripartenze, melodia e velocità. E questo brano è l’ennesima conferma della bontà del gruppo che, in cinque canzoni e in una manciata di minuti (quindici, per l’esattezza), riesce dare la polvere a molti album da sessanta o settanta minuti. Un lavoro che consiglio davvero caldamente a tutti gli amanti del metal energico e da headbang, senza troppe distinzioni fra generi e sottogeneri. Grandi Listeria, supportati anche da una produzione degna di questo nome che mette in risalto ogni singolo componente della band.

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