Ritorna Jorn “prezzemolino” Lande, uno dei migliori singer in circolazione, lo fa dopo l’ottimo “Worldchanger” con un altro prezioso lavoro in bilico fra l’hard rock e l’heavy melodico. In effetti la voce di Jorn e’ sempre spiazzante (la somiglianza con il grandissimo David Coverdale e’ sempre dietro l’angolo), quello che pero’ stupisce e’ la capacita’ del nostro di cimentarsi sempre con risultati ottimi in ogni tipo di progetto, ed ormai questi ultimi sono davvero moltissimi.
I dischi a nome “Jorn” pero’ hanno qualcosa di speciale, come se Lande abbia creato questo suo gruppo per dar sfogo a quanto piu’ gli aggrada nel modo che ritiene piu’ opportuno, anche in questo “Out to every nation” il singer appare scevro da ogni condizionamento, non ci sono freni alla sua creativita’ e non ci sono limiti o schemi da rispettare. Qui Jorn e’ libero di mettersi alla prova con ogni cosa che gli viene in mente, ogni brano di questo disco ha una storia a se, cori epici, approcci particolari, melodie sempre diverse e particolari.

Il disco si apre con “Young forever”, il perfetto brano “in your face”, diretto e potente, Jorn si diverte a giocare con la sua voce e con l’ascoltatore, la title track e’ ricca di richiami hard rock, gli echi Whitesnakiani sono evidenti e non solo nella voce, in alcuni punti il nostro cita chiaramente Coverdale, il brano e’ perfetto, emozionante e coinvolgente, ricco di melodia e con un ritornello che rimane impresso da subito. Particolare invece la successiva “Something real”, teatrale e affascinante, giocata su stacchi quasi orientali e giochi di prestigio di Lande.
I brani sono tutti di alto livello, assestati come sono su coordinate perfette per evidenziare il talento enorme di Lande. Da segnalare la spettacolare “One day we will put out the sun” dove la perizia canora del nostro risulta tanto evidente come imbarazzante e’ il divario che esiste fra questo eccellente musicista e molti suoi colleghi. Molto bello il testo e l’emotivita’ contenute nella ballad “Behind the clown”, uno dei momenti piu’ riflessivi del disco.

La peculiarita’ di questo lavoro e’ evidente, Lande ha la possibilita’ di esprimersi privo di ogni limite preimpostato, in generale e’ un lavoro meno intenso come impatto rispetto a “Worldchanger” ma molto piu’ incentrato sulla sua voce, ogni canzone e’ viva e pulsante di energia, quell’energia che solo la convinzione puo’ dare. Jorn Lande ha segnato quindi l’ennesimo punto a suo favore, non e’ facile rimanere così ad alti livelli considerando il gran numero di uscite che lo vedono protagonista con un progetto anziche’ un altro, ma il talento e’ enorme e, evidentemente, anche la voglia e’ ancora tanta cosi come lo spirito di abnegazione che mette in ogni momento del suo lavoro.
“Out to every nation” e’ un grande disco, uno di quelli per cui vale la pena mettere mano al portafogli, un gran lavoro hard rock/heavy melodico che non potra’ che fare felici tutti quelli che cercano grande musica ed apprezzano in modo particolare la voce. Jorn si e’ seduto nell’olimpo dei grandi singer insieme a grandi del passato e qualche collega contemporaneo, difficilmente si puo’ trovare uno come lui che unisce potenza e tecnica a feeling ed estensione vocale di questa portata.
Gran disco e grandissimo cantante, consigliato a tutti.

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